C'era una volta Bettino Craxi.
C'era una volta colui il quale portò
il Partito Socialista Italiano ai suoi massimi storici.
C'era una volta colui il quale
rammenterà ai socialisti le loro origini operaie e libertarie,
contrapponendosi da una parte al materialismo comunista e dall'altra
al becero capitalismo.
C'era una volta il finanziatore dei
Movimenti di Liberazione Nazionale del Terzo Mondo: dai sandinisti
all'OLP, i quali anche grazie ai suoi aiuti tenteranno di liberarsi
dal giogo imperialista.
C'era una volta il decisionista che
metterà a zittire le mezze calzette persino nel suo partito (da
tempo tornate in auge, a destra e a sinistra, purtroppo anche in
ruoli di rilievo che ai tempi mai avrebbero né avuto né tantomeno
meritato).
C'era una volta colui il quale si
batterà per la sovranità nazionale, senza cedere di un passo
all'imperialismo yankee.
C'era una volta colui il quale
abbatterà l'inflazione e favorirà il Made in Italy nel mondo.
C'era una volta colui il quale si
batterà contro le privatizzazioni selvagge ed anche per questo sarà
fatto fuori da quel capitalismo finanziario in combutta con Poteri
Forti e cattocomunisti.
C'era una volta un socialista con i
controfiocchi in un'epoca in cui il socialismo era ancora un ideale
concreto di emancipazione sociale, a differenza di oggi in cui le
“sinistre” europee hanno preferito perdere la loro sovranità in
favore dell'americanismo, del cosmopolitismo modernista, del
capitalismo che affama i popoli.
C'era una volta Bettino, l'amico sia
dei Radicali che di Democrazia Proletaria e di Lotta Continua.
C'era una volta.
Oggi, invece, al governo ed
all'opposizione, non è rimasto che il nulla.

Luca Bagatin