22 settembre 2011
Quel referendum elettorale che vuole un nuovo porcellum...
Eccoli lì, i campioni della "sinistra" (e de La Destra) nostrana, da
Bersani a Di Pietro passando per Vendola, Storace e - con nostro grande
rammarico per vicinanza di idee - al Partito Liberale dell'On. Stefano
de Luca: tutti uniti a raccogliere le firme per un referendum che,
qualora passasse, non abolirebbe tanto il cosiddetto "porcellum", ovvero
l'attuale antidemocratica ed incivile legge elettorale, ma ci farebbe
tornare al "mattarellum" che, quanto ad inciviltà legislativa, non ci va
poi così distante.
Il "mattarellum" è, infatti, quel mostro legislativo che tutti così
tanto detestavano e che obbligava le forze politiche ad alleanze
innaturali pur di accaparrarsi i cosiddetti collegi uninominali.
L'"accozzaglia delle forze", insomma, sembra piacere tanto agli eredi
del comunismo quanto a quelli del fascismo nostrano, con la stranissima
aggiunta dei liberali del PLI.
Fu con il "mattarellum", infatti, che si sdoganarono gli estremisti come
Lega Nord, IdV e La Destra che, di volta in volta, tenevano "sotto
scacco" il governo di turno.
Ma che "porcellum" questo "mattarellum" !
Ma che "porcellum" questo referendum !
Latinismi a parte, nessuno sembra rendersi conto che la Costituzione
italiana, in materia elettorale - agli Articoli 56 e 57 - parla chiaro,
ovvero prevede unicamente un sistema proporzionale puro, senza
sbarramenti o innaturalità maggioritarie che dir si voglia.
La Costituzione è stata dunque sistematicamente violata, in materia
elettorale, sin dal 1993 (chi era il Presidente della Repubblica di
allora ? Ve lo ricordate ?), quando venne ammesso l'incostituzionale
referendum in materia elettorale.
Che ne dite, cari Scalfaro, Occhetto, Segni, Pannella and Co. ?
E che ne dite, oggi, diciotto anni dopo, cari Bersani, Di Pietro, Vendola, Berlusconi, Calderoli e Fini ?
La strada per la riforma in materia elettorale è una ed una soltanto:
l'Assemblea Costituente. Strade diverse sono violazioni delle legge
medesima.
Assemblea Costituente che, come da prassi, andrebbe eletta direttamente
dai cittadini con metodo proporzionale puro, come nel 1946.
Purtroppo temiamo che le forze politiche odierne e le attuali
istituzioni non indiranno mai tale assemblea. Ciò andrebbe evidentemente
contro i loro interessi particolaristici ed imporrebbe alle forze di
dialogare....alla luce del sole !
Detto questo, chi scrive, in materia elettorale, ha le idee molto chiare
e propone da sempre una riforma elettorale basata sul modello di De
Gaulle e ripresa, in Italia, dal partigiano repubblicano Randolfo
Pacciardi: Repubblica presidenziale con Presidente della Repubblica
eletto direttamente dai cittadini e slegato dai partiti, con funzioni di
governo; Parlamento - con funzioni unicamente legislative - eletto
direttamente dai cittadini, con il sistema delle preferenze e
proporzionale puro, senza sbarramenti.
Unico sistema in grado di garantire governabilità e rappresentanza, senza che la partitocrazia la faccia da padrone.

Luca Bagatin
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21 giugno 2011
"La mia vita è un caos calmo: nubi": emozioni narrate by Baglu
Osservo video, ascolto canzoni (Battiato, la Bertè e la Caselli) e lo faccio con quel senso di
nostalgia che mi sale addosso. No, forse non è giusto chiamarla nostalgia. Rabbia sarebbe meglio. Però
anche profonda tranquillità. Mi fumo una sigaretta e mi godo questo
inizio estate ancora fresca, fra piogge e cieli azzurri, assolati. Penso...sì ci penso ma non risponderò. Non rispondo più a nessuno. Specie da quando Il Commissario è
morto. A me il telefono piace, ma per fare chiamate. Rispondere mi è
sempre stato difficile e lo facevo solo quando mi chiamava Il
Commissario. Cioè, in realtà nemmeno sempre. Il telefono squilla ed
io rimango lì, a fissare la parete. Poi mi alzo, bevo un bicchiere
d'acqua, lo scaravento a terra e lancio un grido. No, non è vero. Non
lancio un grido, non ne avrei la forza. Magari rido fra me e me, fingendo di raccontarmi una barzelletta. Canticchio una canzone, ovviemante solo l'aria, perché io le parole delle canzoni proprio non me le ricordo.
Ne abbiamo avute di occasioni, perdendole.
Mah,
non so, anzi, forse lo so. So che io le occasioni non le ho mai perse,
però ultimamente preferisco comportarmi diversamente, ovvero preferisco
perderle perché così evito di investire quella parte di me che è già
stata materialmente/fisicamente investita troppe volte. La verità è che io mi devo difendere.
Cercavo in te la tenerezza che non ho.
Oggi
un vecchio amico mi ha detto che io appaio in un modo, ma in realtà
sono un'altra persona: appaio come un "chierichetto" (sue testuali
parole che ora mi imbarazzo anche a scrivere, ma tant'è), ma in realtà
trasgredisco le regole e le convenzioni. Talvolta anche le convinzioni.
Altrui.
Le nubi sono già più in
là.
La verità è che molte cose mi mancano, che la morte mi fa paura, che Lei mi manca e che mi manca anche Il Commissario (sussurro interiore: Dio, cheppalle le cose che finiscono ! Basterebbe quest'affermazione per comprendere il non-senso della vita. Comefaiasopravviveresapendochenonpuoipiùsentirliforseleggerli forsecommentarli eilcommissariononpotràpiù nemmenodarmiconsiglietirarmisuilmorale).
Se è vero che non posso far tornare indietro le lancette dell'orologio, è vero anche che il mio cuore - almeno lui - non è muto.
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11 giugno 2011
Nucleare e ambientalismo all'amatriciana (che spesso non guarda in casa propria)
Molti pseudo ambientalisti continuano a dire "no al nucleare" e "riduciamo i consumi".
Il sottoscritto, che è più realista del Re, ha sempre pensato (anche
quando, da ragazzino, era iscritto al partito dei Verdi) che al nucleare
non ci sia alternativa.
Il sottoscritto non utilizza l'automobile e paga meno di trenta euro di bolletta energetica a bimestre.
Sarebbe interessante sapere quanto consumano codesti pseudo ambientalisti....alquanto moralisti (in casa altrui !).
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