Massoneria ed universo femminile, come
conciliarli in un'unica conferenza ?
“La Squadra ed il Compasso,
simbolo cardine della Massoneria, è un'allegoria che rappresenta,
per molti versi, l'unione fra il Cielo – principio maschile
rappresentato dal Compasso – che si unisce con il principio
femminile rappresentato dalla Squadra, la quale potrebbe
allegoricamente rappresentare la Dea Madre Terra, in una perfetta
unione d'amore cosmico che, per molti versi rappresenta a sua volta
la vera Porta Alchemica che dà la vita, ovvero una Vagina”.
Questa la sintesi d'esordio di Luca
Bagatin, blogger, scrittore e relatore della conferenza di
presentazione dei suoi saggi dal titolo “Universo Massonico”
(Bastogi editrice) e “Ritratti di Donna” (Ipertesto edizioni),
dal titolo “Attualità della Massoneria e del Femminino Sacro:
dalla leggenda di Hiram, al mito junghiano della Donna Selvaggia”
che si è tenuta lo scorso 25 gennaio presso il Frantoio Al Casone di
Vada (Livorno) in una sala gremita ed alla presenza di molte donne e
persone di tutte le età.
“Grazie all'intuizione di Alessia,
che nella dedica al saggio “Ritratti di Donna” definisco Donna Selvaggia doc, sono entrato in contatto con l'universo junghiano
legato al mito della Donna Selvaggia. Un mito nel quale ho
riscontrato un forte connubio con la leggenda di Hiram, il
leggendario costruttore del Tempio di Re Salomone, il quale, nel
simbolismo massonico, rappresenta l'aspirante Iniziato”,
prosegue così Bagatin.
“La Donna Selvaggia è dunque
simbolo della cratività, dell'intuito e dell'istinto femminile,
ovvero di quelle donne che hanno saputo – attraverso un percorso
interiore e per molti versi alchemico – liberarsi dai
condizionamenti tipici della cultura patriarcale, maschilista,
oppressiva, passando così da uno stato di oscurità per approdare ad
uno stato di Luce, di illuminazione interiore. Un po' ciò che accade
all'aspirante massone o aspirante Iniaziato, il quale, attaverso dei
riti di perfezionamento passa dal suo stato di profano, condizionato
dalla cultura (o incultura) dominante, ad uno stato di spiritualità
interiore, di illuminazione che squarcia ed allontana l'ignoranza
dalla sua psiche e dalla sua anima”.
Luca Bagatin prosegue poi nel
raccontare l'origine della Massoneria, la quale deriva dagli Antichi
Misteri, dalla gnosi, dagli antichi culti tipici dell'Antica Gracia e
dell'Antico Egitto, proseguendo nel raccontare dei “Rex Deus”, le
antiche famiglie nobili custodi della gnosi cristiana, i quali
appoggieranno i Templari, i quali, a loro volta, entreranno in
contatto con la cultura sufi islamica e con le corporazioni di
muratori medievali, ovvero i conoscitori della cosiddetta Geometria
Sacra, coloro i quali – attraverso le loro conoscenze gnostiche ed
influenzati dai “Rex Deus” - costruiranno le cattedrali gotiche,
racchiudendo in esse particolari simbolismi iniziatici e mistici.
Bagatin, dopo aver delineato il
“viaggio” che egli compie nel raccontare il suo “Universo
Massonico”, popolato da inusitate scoperte poco note persino a
molti massoni, torna a parlare di universo femminile e di Donne
Selvagge, tratteggiando alcune figure cardine del suo “Ritratti di
Donna” fra le quali Ilona Staller ed il suo spirito fricchettone,
hippie e libertario che la porterà, da pornostar, ad approdare nel
Parlamento italiano proponendo leggi attualissime che vanno dalla
lotta alla violenza sulle le donne sino all'insegnamento della storia
delle religioni nelle scuole pubbliche, in luogo dell'ora di
religione cattolica. Bagatin racconterà poi la vicenda della
femminista libertaria Roberta Tatafiore, fondatrice, assieme ad
altre, del Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, con il
quale anche Bagatin stesso, giovanissimo, collaborà e che deciderà,
alcuni anni fa e per propria convinzione personale, di suicidarsi. E
la figura di Debdeashakti, al secolo Debora De Angelis, attivista per
le liberà sessuali, per il diritto all'affettività ed alla
sessualità per i disabili, artista dell'eros e profonda studiosa di
spiritualità ed esoterismo. E poi molte altre figure racchiuse e
raccontate, anche attraverso interviste, oltre che articoli, presenti
in “Ritratti di Donna: studiose, massone, donne di spettacolo, da
Patrizia Tasselli a Metis Di Meo, da Patricia Vezzuli a Francesca
Vigni, da Ursula Davis a Valentina D'Agostino e molte altre, rese da
Bagatin in modo non mediatico, bensì umano, ovvero alla ricerca del
loro lato più “Selvaggio”, istintuale e creativo.
“Ritratti di Donna", anche in
quanto parla di un universo che ha sempre eccitato – in tutti i
sensi – il mio universo interiore, è forse il libro al quale sono
più legato”, spiega Bagatin, aggiungendo che il saggio
contiene anche alcune poesie e ballate dedicate a donne che ha amato
o comunque che ama e che lo hanno ispirato nel corso della sua vita.
“Universo Massonico" invece
rappresenta la mia passione per la spiritualità, nata sull'onda
emotiva della mia identificazione con il Generale Giuseppe Garibaldi
che, pochi sanno, oltre ad essere stato un grande condottiero, fu
anche un teosofo ed un esoterista, oltre che eminente massone e
socialista di ispirazione umanitaria e sansimoniana”.
La Conferenza, ricca anche di
moltissimi interventi dal pubblico, ha suscitato notevole curiosità
ed interesse.
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Enrico Spinelli, Luca Bagatin, Irene Saccomani, Giancarlo Bertollini