4 maggio 2010
PICCOLA MIA ! rap by me :-)))
 Piccola mia ! Sulle mie spalle ti voglio portare e quando in difficoltà tu sarai da quest'inferno voglio farti uscire !
Tenerti per mano, stringerti e abbracciarti, sì lo so,
sono un poco strano.
Ma come un cavaliere sul suo destriero nero,
io per te combatterò anche contro il mondo intero.
Il tuo cuore ascolterò
e con te camminerò.
Laggiù possiamo andare, verso l'orizzonte,
verso il mare.
Come quel pomeriggio passato a ridere e scherzare,
fra onde, sabbia e sole,
nel dirti quanto ti voglio non trovo le parole....
O forse sì, le trovo, però a volte è più bello il silenzio.
Sei tu il mio assenzio.
Mi sento come Baudelaire e i suoi fiori del male
e allora ti voglio baciare.
E perché no, anche calmare il tuo respiro con il mio,
quando hai paura, ti renderò più sicura.
Piccola mia, sì, lo so che sei una dura.
Mi piaci anche per questo ed un po' mi sento un fesso,
ma tu mi dici tontolone ed i
tuoi baci,
i tuoi baci sì che valgon un milione !    
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15 marzo 2008
L'unico voto utile se non sei inciucista, fascista, comunista o clericale è semplicemente.....LIBERALE !
Ebbene sì: alle politiche del 13 e 14 aprile le liste del Partito
Liberale Italiano saranno presenti in tutta Italia nelle schede di
Camera e Senato. Da laici, laicisti e autentici democratici quali
pensiamo di essere, non vedevamo l'ora e vogliamo denunciare con
fermezza la palese violazione della Legge sulla par condicio da parte
di Rai e Mediaset e dei maggiori organi d'informazione nel rifiutarsi
di far conoscere ed invitare esponenti dell'unica presenza Liberale
alla competizione elettorale. Detto ciò, andiamo avanti per la
nostra strada: infondo esistono i blog e gli organi di stampa laica
attraverso i quali possiamo inteloquire e fare informazione senza peli
sulla lingua. Ricordiamo qui che il Partito Liberale di Stefano De
Luca si è staccato da tempo dalla Casa delle Libertà e si è
recentemente federato con il Partito Repubblicano di Giorgio La Malfa e
fu l'unico che inserì nel suo simbolo la dicitura "Casa dei Laici"
proprio all'indomani di quel bellissimo pamphlet intitolato "Democrazia
e Libertà - Riflessioni laiche" che uscì nel 2004 (edito da Rubettino
a cura di Arturo Diaconale e Davide Giacalone ed al quale collaborai
anch'io con alcuni scritti), che mirava proprio alla costituzione di
una Casa Laica, Liberalsocialista e Liberaldemocratica contro il
bipolarismo conservatore. Lo storico PLI, fondato nel 1943 dal
filosofo Benedetto Croce, sarà presente alle prossime elezioni con il
coraggio di chi vuole denunciare in primis "il rischio che la
democrazia rappresentativa italiana precipiti in una pericolosa deriva
plebiscitaria di stampo sudamericano", come recita il Comunicato Stampa
ufficiale della Segreteria del PLI. Il voto al PLI è, peraltro,
l'unico possibile voto utile per il cittadino tartassato (visto che lo
stesso EURISPES raccomanda vivamente la Liberale "flat tax" al 20%)
che, malgovernato in questi 15 anni sia da Berlusconi che dall'armata
Brancaleone di Veltroni ha visto ridotti i suoi introiti senza aver
ricevuto alcun reale servizio pubblico (si pensi anzi agli enti inutili
da abolire subito quali Province e comunità montane veri e propri
carrozzoni succhiasoldi). Il voto al PLI è poi l'unico voto utile per
il cittadino che vuole che siano rispettate le sue scelte e volontà
individuali, senza interferenze dogmatiche di questa o quella fede
religiosa, la quale è sempre e comunque un fatto privato; per il
cittadino che ritiene che il ruolo dello Stato debba essere limitato ai
servizi essenziali e che quei servizi dovrebbero essere comunque
realmente percepiti dall'utenza e, infine, per il cittadino che crede
nella scuola pubblica ed in una cultura laica e pluralista, ma senza
interferenze stataliste. Tanto il Pdl quanto il Pd hanno fatto di tutto per soffocare le voci laiche, liberali e riformatrici al loro interno. Il
Berlusca ha rinunciato a candidare Daniele Capezzone, il liberale
Alfredo Biondi, il repubblicano Antonio Del Pennino (che molto aveva
fatto per la revisione della legge sulla procreazione medicalmente assistita e per
la ricerca scientifica), Dario Rivolta e molti altri laici. Il Pd ha
imbaracato "qualche sasso in capponaia" radicale (ma alla fine sono 6,
7 o 8 i deputati radicali sicuri ?) viste le insopportabili insistenze
di Marco Pannella ed Emma Bonino che evidentemente temevano che i loro
rischiassero di rimanere fuori dal Parlamento e quindi: addio ai lauti
rimborsi elettorali ed alla possibilità di un po' di visibilità
mediatica (sic !). Quanto al programma del Partito Unico
Veltrusconiano è noto a tutti: più Stato e meno mercato; più Chiesa e
meno individuo; più Potere alle oligarchie e meno al cittadino. Morale della favola: "a regazzì, lassatece lavorà !" E'
per questo che, dal basso della nostra umile passione politica
dodecennale, invitiamo coloro i quali non si rassegnano allo status quo
(e quindi non solo i laici, liberali, liberalsocialisti, radicali non
irregimentati e repubblicani) a votare e sostenere l'unica presenza
Liberaldemocratica sulla scheda elettorale: l'unico voto utile a tutti
noi per non scadere definitivamente ed irreversibilmente in un nuovo
autoritarismo messmediatico e populista in un Paese che è già controriformatore (come ebbe a dire il grande riformatore e leader repubblicano Ugo La Malfa) di per sé .
Luca Bagatin
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10 marzo 2008
IL 13 E 14 APRILE VOTA PARTITO LIBERALE ITALIANO
   
Se non sei inciucista, fascista, comunista o clericale: il 13 e 14 aprile VOTA semplicemente LIBERALE
WWW.PARTITOLIBERALE.IT
COMUNICATO STAMPA
Il Partito Liberale
Italiano presenta liste in tutta Italia sia alla
Camera dei deputati che al Senato della Repubblica,
al di fuori degli schieramenti.
Questa decisione coraggiosa costituisce innanzitutto
un atto di denuncia rispetto al rischio che la
democrazia rappresentativa italiana di precipitare in
una pericolosa deriva plebiscitaria di stampo
sudamericano.
Le due maggiori formazioni politiche hanno, di fatto
raggiunto un accordo per eliminare le forze minori,
anche quelle di grande tradizione culturale,
invocando il “voto utile” onde governare
poi insieme o, comunque, fare di comune accordo, una
riforma costituzionale autoritaria, che
trasformerebbe il parlamento in un luogo di
“operai volenterosi ed ubbidienti” con
l’unico compito di schiacciare bottoni.
Dopo aver occupato l’informazione, le banche,
le assicurazioni, gran parte delle società di
costruzione, alcuni grandi gruppi finanziari stanno
cercando la complicità affaristica della politica
dominante per completare il saccheggio in corso del
Paese.
Gli italiani, tartassati dalla pressione fiscale,
dagli aumenti dei prezzi, dalla crisi economica,
hanno perso ogni fiducia in una classe dirigente, di
destra come di sinistra, che non ha saputo né voluto
avviare la necessaria modernizzazione del Paese.
Il PLI si pone come obiettivo quello di proseguire la
competitività, il riconoscimento del merito,
l’alleggerimento delle pastoie .burocratiche
con i relativi costi, la riduzione del carico
fiscale, le liberalizzazioni e privatizzazioni,
soprattutto nei servizi pubblici locali per ridurre i
costi a carico dei cittadini e garantire lo sviluppo.
Quella liberale intende porsi come una alternativa
radicale di chiarezza e trasparenza, rispetto al
progmatismo, dai contorni confusi , dilagante,
rimettendo l’individuo al centro della società
e restituendogli in pieno la sovranità, prevista
dalla costituzione, cominciando dalla reintroduzione
del voto di preferenza.
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