2 novembre 2015
"REBEL !": aforismi e riflessioni by Luca Bagatin
Tutta questa modernità triste, questa globalizzazione e questa
politica che uccide l'amore e il pensiero, Pier Paolo Pasolini, l'aveva già vista e
prevista.
"Politico" e "onesto" sono due parole
che difficilmente possono stare assieme". O sei un politico,
oppure sei una persona onesta.
Una manovra che piace agli industriali e povertà estrema in
aumento”. Ecco le conseguenze del governo capital fascista
italiano.
Al ceto alto e a quello medio io mostro sempre il dito
medio !
La globalizzazione ha portato solo squallore e povertà diffusa
in Occidente, imposto un confuso rimescolamento delle culture -
ovvero il loro annullamento/sradicamento - e ha portato benessere
solo a taluni oligarchi stranieri. Probabilmente solo chi non ha
mai vissuto nell'agio e ha sempre goduto del poco che ha avuto, se
ne rende davvero conto. Ed è per questo che, forse, una vera
rivoluzione (contro)culturale può arrivare solo dalle periferie.
Ho da sempre seria difficoltà a vivere nell'epoca odierna. Ho
nostalgia per le epoche in cui si amava davvero, anche in modo
epistolare. Per le epoche in cui, per risolvere una contesa o
conquistare il cuore di qualcuna si usava la spada, si duellava, si
combatteva per ottenere qualcosa. Le epoche dei salotti letterari
e filosofici, dei libertinaggi, della musica colta. Non della
stupidità, della beotaggine, della cafonaggine d'oggi. Sono un
conservatore e ne vado fiero.
La difesa è sempre legittima. Talvolta lo è anche l'attacco.
La produttività si è evoluta al punto da diventare l'unica
ragione di tutto. Il mondo sembra muoversi attorno ad essa e per me
è una cosa aberrante. E' il trionfo del libero commercio, ovvero
della libera schiavitù delle persone (a partire dal lavoro, che è
imposto e non scelto liberamente) e del sistema
competitivo-maschilista-patriarcale che, peraltro, ha mascolinizzato
le donne, le ha rese competitive in ogni settore. Se il modello
egualitario si contrappone al modello capitalista-produttivista ben
venga. Il termine femminista non mi piace. Preferisco "matriarcale".
Molti anni fa ero innamorato. Oggi,
anche se lo fossi, mi guarderei bene dal dichiararmi.
Oggi ho terminato di leggere una biografia. Poco importa di chi
sia. Ad un certo punto, verso la fine, a pagina 330, mi imbatto in
una scena che mi ha davvero commosso come non mi succedeva da tempo.
Lui è in prigione, accusato ingiustamente di terrorismo. Ha 60 anni. Lei ne ha
20, è una ragazza punk e fa parte del suo movimento politico. Sono
fidanzati. Si incontrano in prigione. Lui le chiede: "Per
quanto tempo pensi di potermi aspettare ?". Lei lo guarda
stupita. Nessuno lo ha mai guardato così. Nessuno lo ha mai amato
così. Lei risponde: "Ti aspetterò sempre".
E qui, il sottoscritto, ha iniziato a sciogliersi in
lacrime. Dubito che, nella vita, mi capiterà mai di conoscere una
donna così.
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