26 settembre 2011
"La mia vita è un caos calmo: Mi manchi" cortometraggio recitato by Baglu
"Mi manchi". Le manco. "Come amico". Amici non ne ho. "Come persona, l'uomo speciale che sei". E qui mi commuovo. Tre fazzoletti riempiti. "Forse non è il modo in cui vorresti mancarmi però ti garantisco che vale molto di più". Forse. "Mi manca Baglu e non il mio Baglu". Ecco... "So che mi ignorerai..." Non ignoro, solo che non rispondo. Non so che dire. Nemmeno a me stesso. E allora mi eclisso e...guardo le nuvole lassù.
"Mi manchi" Anche tu. "Come amico".
Bella parola, l'amicizia, ma io non ci credo. All'amicizia.
"Come persona, l'uomo speciale che sei".
Sono una persona insopportabile, un'uomo abominevole.
"Forse non è il modo in cui vorresti mancarmi però ti garantisco che vale molto di più".
Non lo so, mi manchi anche tu e, francamente, non è che mi importi molto il modo in cui. Ma il punto è un altro.
"Mi manca Baglu e non il mio Baglu".
Baglu è sempre Baglu.
"So che mi ignorerai..."
Il punto è che prima vuoi bene ad una persona, continui a volergliene e
poi tutto finisce. E' triste ed io sono già troppo triste per sopportare
altra tristezza. Ho riempito tre fazzoletti, piangendo a dirotto e
questo mi ha fatto molto bene (perché non piangevo da quasi cinque
mesi). Ho pensato anche al Commissario, che è morto il 26 maggio. Ho
pianto anche per lui. Ecco, vuoi bene ad una persona e poi questa muore. E' triste. Preferisco stare da solo, non voler bene a nessuno. E poi sono insopportabile. Fra
l'altro, nel giro di qualche giorno, ho chiuso con due amici che
conoscevo e frequentavo da otto anni. Ho chiuso io: non voglio nè più
sentirli nè vederli.
Una ragazza che conosco da poco, ma che vorrei conoscere meglio (male,
molto male, prima o poi ti deluderà !?!), mi ha detto che sono una
persona buona.
Perché mi commuovo quando mi dicono certe cose ? Dai, io, una persona
buona ? Ahahahahahahahah...una persona buona...ahahahahahahah.
Baglu continua a ridere forzatamente e sguaiatamente. Si butta a terra, a
pancia in sù, continuando a ridere, mentre la telecamera lo inquadra.
Dalla radio, Franco Battiato continua a cantare "Ritornerai".
Il volume della radio si alza e la musica sovrasta la scena.
Non sappiamo chi lo abbia alzato.
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13 settembre 2011
"La mia vita è un caos calmo: elenco delle cose che non voglio scrivere": recital by Baglu
Lei mi chiamava Lù. Non Baglu. Semplicemente Lù. Era una dimostrazione di affetto, di empatia che, presto, sarebbe sfociata in una bella storia d'amore. Almeno per me. Ho riletto un vecchio commento che ho scritto sul suo blog. Due anni fa, esattamente un mese prima di conoscerci di persona. "Ciao Lù" concludeva il suo, di commento, per salutarmi. Perché sto piangendo ora ? Sarà perché sto ascoltando "Minuetto", cantato da Mia Martini nell'edizione originale del 1973. Sarà nostalgia ? No. Direi piuttosto che sono un cazzo di vecchio romantico che finge, nella vita di tutti i giorni, di fare il duro. Sarà che lei "Minuetto" lo cantava così bene. Ed io ho un debole per le donne che sanno cantare bene. Sarà che amo tergiversare perché non riesco ad andare al
sodo. Non ora, non qui. Non sapevo che Lei avesse un debole per le fiabe per bambini di Gianni Orzan e che si sentisse regolarmente con lui. Io, per intenderci, non so nemmeno chi sia Gianni Orzan. Sono tante le cose che non so e non vorrei, ora, farne un elenco. Sono tante le cose che. Punto. Preferirei fossero poche o, quantomeno, di meno. Lei dice che mi vuole bene ed io ci credo. Che mi vuole "ancora" bene. Anch'io le voglio bene e molto, solo che, per dimostraglielo, non mi faccio più sentire. La felicità dovrebbe essere assoluta. Mai relativa. Faccio filosofia ? No, non ne ho i titoli, ma, soprattutto, non mi trovo nelle condizioni giuste.
Vorrei tante cose. Vorrei vorrei ma non posso e attenzione, che altrimenti finisco giù nel fosso.
Non è che sto tergiversando, non è che vi sto coglionando apposta.
Potete sempre non leggermi o saltare le righe. Leggere fra le righe.
Quando Lei dice che mi vuole bene io ci credo e mi commuovo come un
bambino. E' perché non riesco a ritenere possibile che qualcuno possa volermi
bene. Ho un pessimo carattere, infondo.
Un Capodanno di due anni fa eravamo nudi, abbracciati sul letto. Piangevamo.
Lei aveva visto i tagli sul mio corpo ed era scoppiata a piangere e
aveva detto, fra le lacrime: "Baglu, che brutto mondo...". Ancora oggi
mi commuovo. E' l'unica persona ad essere entrata, per la prima volta,
nella mia intimità. Poi facemmo l'amore.
Che bei ricordi. A me piace ricordarla anche così. E' vero, è un brutto mondo ed io ci litigo tutti i giorni dall'età di sei anni. Cheppalle !
Però esistono anche le persone sensibili...strano, vero ?
Vabè, ora che ho detto tutto senza dire nulla, la smetto.
Per oggi.
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24 agosto 2011
"La mia vita è un caos calmo: Elenco delle cose di Lei di cui ho nostalgia" by Baglu
la sua maglietta con il rebus "Amore a prima vista"
la
sua battuta, prima di salutarci alla stazione, quando piangevo a
dirotto, per farmi sorridere: "Due cassaforti si incontrano, una dice
all'altra: che combinazione !"
mangiare assieme a Lei una fetta di cheesecake in quell'autogrill
fare l'amore con, come sottofondo, le canzoni di Renato Zero e Gianna Nannini
sognare di sposarci su una spiaggia
cantare assieme a Lei al karaoke le canzoni di Mina e Celentano, con lei che imita Mina
cantare
assieme a Lei: come può uno scoglio arginare il mare anche se non
voglio torno già a volare le distese azzurre e le verdi terre LE DISCESE
ARDITEEE E LE RISALITEEE SU NEL CIELO APERTOOOO E POI GIU' IL
DESERTOOOOO......
andare al mare, con Lei, a Torvaianica
fumare sigarette alla menta, guardando la luna
la sua ritrosia e pudore quando la spogliavo e le toglievo i pantaloni
il dormire con Lei, quando, nel dormiveglia, la abbracciavo e lei mi respingeva perché diceva che aveva troppo caldo perché quella sera aveva la febbre a quaranta ed era veramente molto accaldata. Però la mattina mi diceva che le avevano fatto piacere quei miei abbracci quasi inconsci.
altre cose
Avrei dovuto non darLe sicurezza, tranquillità e "utilità" emotiva (che poi sarebbe stabilità emotiva). Lei sarebbe rimasta. Infondo io alle storie lunghe e serie, alla sicurezza, alla stabilità dei rapporti non ho mai creduto. Magari sono uno che dà l'impressione di crederci, ma in realtà, chi mi conosce bene (e sono in pochissimi, forse in due o tre, anche perché la maggior parte della razza umana non ha mai voluto veramente conoscermi), sa che non è così. Per cui, nostalgie a parte - che sono comunque utili a mantenersi desti - penso che sia andata meglio così. Meno rotture di palle.
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30 luglio 2011
"La mia vita è un caos calmo: La stagione dell'amore viene e và": recital by Baglu
Devo essere un po' masochista, anzi no, diciamo che utilizzo il mio star male interiore (e
talvolta esteriore, ma solo sino al 2003) per ricordarmi che sono vivo. Vorrei sorvolare sul Figlio che Non ho e che Non avrò. Vorrei sorvolare su questa storia. Penso
invece che parlerò del mio lettore dvd, anzi, del fatto che, prima che
Lei me lo regalasse, non avevo un lettore dvd. Utilizzavo ancora un
semi-nuovo videoregistratore vhs. Non
amo la tecnologia. Non l'ho mai amata e, se potessi, per scrivere,
utlizzerei ancora la mia vecchia macchina per scrivere Olivetti. Vabè, lo so, parlare del lettore dvd è un modo per dire che, ogni volta che guardo un film, penso a Lei. Lo so e non dovrei tornare su questa storia anche se ci tornerò ancora e a lungo. Negli anni a venire. Io intanto
ufficialmente non ci sono, non chiamo, non rispondo. Sono un uomo virtuale, ve l'ho mai detto ? Anche
ad Alice ero più simpatico quando ero virtuale. Quando mi conobbe
risultai un rompicoglioni e da allora non mi volle mai più sentire.
Nemmeno virtualmente. Poi c'è quell'altra storia di quell'altra tizia
che non conosco e alla quale sono risultato appiccicoso solo per un
paio di lettere che le ho spedito. Vabè, lo so, i pensieri negativi si accumulano ed accavallano.
Con
Lei, due anni fa, ricordo che facevamo anche le cinque di mattina su
msn. Io le chat non le ho mai amate e msn, prima di conoscerla, nemmeno
sapevo che cos'era. Mi spiegò Lei come installarlo, quando ancora in
realtà non ci eravamo mai visti. Non ci vedemmo nemmeno in "webcam",
come si usa dire oggi. Ci saremmo visti solo diversi mesi dopo, alla
stazione Termini di Roma. Lei mi venne incontro, al binario - due se non ricordo male - sorridendomi, avvolta da
una leggera sciarpa viola. Le tenni la mano, al tavolo del bar, gliela baciai, le regalai un paio di orecchini. Viola. Come i suoi occhi. Vabè,
questo solo per dire che l'estate del 2009 fu una calda estate, ma con
lei
arrivò anche una ventata di freschezza. Non solo perché Lei era giovane
e molto più giovane di me, ma anche perché io, le cinque del mattino su
internet, non le avevo mai fatte. Andare a letto quando fuori
albeggiava, pensando a Lei, a quel che ci dicevamo. A volte erano anche discorsi difficili, sul mio passato, sul mio presente... Ed anche i suoi discorsi erano difficili. Però non ci incontrammo d'estate, ma il 14 novembre 2009. Erano le ore 11 e qualcosa di mattina.
Ormai
parliamo di cose passate, di cose da "ex", si direbbe, utilizzando un
linguaggio giovanilistico che a me, che non mi sono mai sentito giovane,
non si addice punto. Ex...questa parola mi perseguita. Io stesso sono un "ex un sacco di cose". Ovvero: non esisto come presente. Men che meno come futuro.
 L'altra sera ho sognato che l'avevo rivista. Abbracciandola le dicevo: "Sai, questa notte non ho dormito, avevo voglia di abbracciarti". Lei, appoggiandomi la sua testa sulla mia spalla: "Anch'io". Il giorno dopo ho sentito questa canzone e mi sono immaginato Lei ed io, in una casa isolata, magari al mare, fuori la pioggia ed il vento. Noi dentro, abbracciati, con Lei a stringermi le mani. Ed io a calmare il suo respiro con il mio. |
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30 giugno 2011
"La mia vita è un caos calmo: perché quello innamorato è sempre quello sfigato": testo recitato by Baglu
Con il caldo tendo a perdere la testa, ad arrabbiarmi oltremodo, ad avere attacchi d'ansia
più forti del solito che mi mettono lo stomaco in subbuglio (come se io stessi bene di stomaco in generale). L'estate non è mai stato un bel periodo. Se potessi attraversarla indenne, sarebbe già qualcosa. Non è mai accaduto. Notti insonni, sudore sulla faccia, senso di apatia e di mancamento del respiro. E' un fenomeno spesso psicosomatico, lo so. Per uno che, come me, fra l'altro, vive in un
seminterrato senza finestre non è per nulla facile. E poi, specie la notte, cominciano ad affiorare quei pensieri che non dovrebbero affiorare. Ed i ricordi, come ad esempio quando ero bambino e, con la scolaresca, andammo a visitare una mostra sulla "Sohah". Vedere
quei corpi magri, martoriati, tristi, spesso di bambini...Mi ricordo
che
singhiozzavo fra me e mè, poi cominciavo a piangere a dirotto, mentre
gli altri miei compagni mi indicavano e ridevano: "Ahahah, Baglu sta
piangendo ! Maestraaaa maestraaaa, ahahahah, Baglu piange !". Sì,
piangevo e nemmeno la maestra riusciva a calmarmi. Nemmeno a casa
riuscivo a calmarmi. Andavo nella mia stanza e mi infilavo sotto le
coperte. A piangere e a chiedermi: "Ma perché ?" Come potevano dei
bambini trovarsi lì, tristi, magri, torturati, privati dei loro genitori
e con i loro genitori che subivano la loro stessa sorte. No, non mi
dite che studiando la Storia certe cose si capiscono meglio. Io non le
ho mai capite al punto che non riesco più a guardarle le immagini dei
campi di sterminio, perché riesco a star male anche solo pensandoci. Ecco,
anche adesso sto piangendo a dirotto. E' un modo per affrontare i miei
fantasmi ? Una forma di sadomasochismo quella di pensare a certe cose
che mi fanno star male ? No, talvolta è solo il
caldo che fa riaffiorare certe cose, certi pensieri. Il fatto è che
il caldo è solo una scusa che serve a me stesso per non dire che certi
pensieri mi sono entrati dentro e non se ne sono più andati. I lutti della Storia, i lutti delle storie di vita quotidiana.
Sono stato lasciato, il Commissario è morto ed anche mia madre morirà.
Forse non ve l'ho mai detto, ma io, la cronaca nera, sui giornali o al
telegiornale, non riesco a seguirla. Senza vomitare tutto quello che ho
mangiato. Sì, lo so, è facile dire "tu Baglu sei uno che non
accetta". Ah sì ? Perché voi accettate che vostro figlio finisca sotto
un'automobile, che vostra nipote si getti dal settimo piano di un
grattacelo, che vostra madre muoia di tumore al fegato ? Io no. E
questa è la mia battaglia. Non lo accetto perché se mi dicono che certe
cose fanno parte della vita io rispondo quello che rispondevo a sette
anni dopo aver visto le immagini della Shoah, con le lacrime agli occhi:
"La vita è brutta". Sin da bambino ti abituano alle
frasi consolatorie e di circostanza: "Hai tutta la vita davanti"; "Sei
giovane" (anche se hai quarant'anni suonati !); "Chiusa una porta si
aprirà un portone"; "L'anima è immortale, lui/lei sarà sempre con noi";
"Bisogna essere sereni". Mi chiedo quale mente malata possa partorire certe stronzate. Io a certe cose non ci ho mai creduto nè ho mai voluto crederci. Tutti
devono avere il diritto all'infelicità, perché è l'infelicità la base
della vita. Se non sei infelice non sei vivo, sei solo un automa.
Non puoi stare sereno se l'inquietudine è l'unica cosa che ti rende vivo.
Non affezionarti mai a coloro i quali vuoi bene: prima o poi ti lasceranno.
Sono stato lasciato molte volte, un po' come tutti/e. Non si è mai verificato che, chiusa una porta, si è aperto un portone. Si sono aperte altre ferite, al massimo. E poi si è accumulato questo senso di inquietudine mista ad inutilità. E'
curioso constatare che diverse fra le mie ex
abbiano detto, anche a distanza di tempo, che per loro sono "stato
importante". Ecco, questo verbo al passato...che fitta al cuore. Peferirei essere ricordato come...sono "stato una merda", piuttosto che questo "stato importante". Sì, lo sono stato al passato. Che angoscia. Ma non sarebbe stato meglio non essere stato nulla ? No perché questo concetto di "nullità" mi si addice molto di più.
(Ora dovrei fare l'elenco di tutte le cose che non sono, ma preferisco risparmiarmelo perché sarebbe troppo lungo e doloroso).
Comunque
il punto non è che io sia stato così importante, che io sia stato così
perfetto, il problema è che il resto dell'universo maschile è totalmente
imperfetto.
Dai, ma come si fa a tradire una donna a cui vuoi bene ? Ma come si fa a
farci dei figli, magari, e a trombare con la segretaria ? Ma come si fa
ad uscire con una un giorno ed il giorno dopo con un'altra ? Come si fa
a fare lo stronzo e ad essere adorato da tutte ?
Ecco, io il genere maschile lo odio alquanto e talvolta più di quello
femminile. Non lo capisco e mi fa pensare ai nazisti che torturavano gli
ebrei, che ci posso fare ?
Poi c'è un'altra cosa: questo non volermi definire da parte delle mie
ex....amico....no, amico no, con gli amici ci si scopa ogni tanto.
Amante....Baglu amante ? Ahahahahah (risate di sottofondo). Meglio non definirlo, Baglu, molto meglio. Infondo chi ha mai voluto conoscerlo davvero, questo Baglu ? Quanto ve ne è fregato di me ? Non sapete nemmeno chi sono perché io stesso non lo so. Ma voi ci avete davvero provato a capirmi ? Non
ho più nulla da dire perché non ho più nulla da dare.
Una volta
una certa Luisa, di diciassette anni quasi diciotto, mi disse che in me
aveva trovato il "principe azzurro". Mi lasciò qualche tempo dopo
dicendo che mi lasciava perché ero troppo perfetto e che non era quello
che voleva veramente e che voleva uno che la facesse stare sulle spine. Sulle spine ci rimasi io. E compresi il dolore del Cristo sulla croce.
La
cosa che accomuna le donne fra loro sono le mestruazioni, disse
Isabelle Adjani in una delle scene del film "Possession" ed io non posso
capire le donne perché non ho mai avuto le mestruazioni.
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