12 ottobre 2011
"Testamento di uno stravagante": opera esoterica di Jules Verne

3 aprile 1897: William J. Hypperbone è
deceduto. Il più illustre fra i membri dell'Excentric Club di
Chicago, Illinois, ha lasciato questo mondo ed una grossa somma in
eredità: ben 60 milioni di dollari. Eredità che - come da
testamento da lui redatto e depositato presso il notaio Tornbrock -
spetterà a colui il quale, fra sei cittadini di Chicago estratti a
sorte, uscità vincitore dal Grande Gico degli Stati Uniti d'America,
ovvero una riedizione dell'antico Gioco dell'Oca, che prevede che,
ciascun giocatore, dopo il tiro di dadi effettuato dal notaio
Tornbrock, si rechi nella località stabilita dal numero di dadi
corrispondente. Ogni casella del Grande Gioco, infatti,
corrisponde ad uno degli Stati degli Stati Uniti, con l'Illinois
ripetuto quattoridici volte - a rappresentare le Oche - sino alla
sessantatreesima casella che, una volta raggiunta, decreterà il
vincitore, ovvero l'erede dell'immensa fortuna. I concorrenti
estratti a sorte sono: Max Réal, govane ed ingenuo pittore, aiutato
dal suo fido ragazzo di colore Tommy; il commodoro Urrican, iracondo
lupo di mare, accompagnato da Turk, marinaio all'apparenza violento,
ma in realtà docile come un agnellino; il cronista del "Tribune",
Harris T. Kymbale; l'incantevole Miss Lissi Wag, accompagnata
dall'entusiasta Jovita Foley; il pugile Tom Crabbe, accompagnato dal
suo manager John Milner e l'usuraio Herman Titbury, accompagnato
dall'altrettanto tirchia consorte. Questi i concorrenti estratti a
sorte ma...il testamento prevede una piccola clausola: alla gara
parteciperà anche un settimo concorrente: il misterioso Signor XKX
! Questa l'avvincente trama dell'altrettanto avvincente romanzo di
Jules Verne: "Testamento di uno stravagante". Romanzo
invero poco conosciuto e nel quale mi sono imbattuto nell'ambito
delle mie ricerce relative al linguaggio esoterico celato nelle opere
di Verne. Verne, nelle sue opere, si è avvalso spesso
dell'artifizio del "gioco" per celare profondamenti
significati gnostici e massonici. In questo caso utilizza l'antico
Gioco dell'Oca, originario dell'Antico Egitto, ma probabilmente
inventato dai Troiani. Nel gioco si incontra un'oca ogni nove
caselle e il percorso è composto da sette volte nove caselle. Il
sette ed il nove, in molte tradizioni, sono numeri considerati
sacri. Nel gioco, inoltre, vi sono diverse caselle che
corrispondono ad altrettante penalità: il ponte simbolo di passaggio
(da un grado ad un altro, nella Tradizione massonica); il labirinto
che ci ricorda Teseo ed il Minotauro; la prigione a simboleggiare i
desideri materiali dai quali dobbiamo imparare a distaccarci; la
foresteria che accoglie il pellegrino; il pozzo che si trova a metà
del tracciato e rappresenta un mezzo di comunicazione con il ventre
della Madre Terra e la cui verità potrebbe portare al raggiungimento
della conoscenza e della divinità (vedi anche "La razza che
verrà" di Edward Bulwer-Lytton o le teorie di René Guénon sul
Re del Mondo). Anche il nome dello Stato che funge da "oca"
e voluto da Verne nel romanzo non è casuale: Illinois. Esso è
l'anagramma di ILION-LIS ovvero lis (giglio regale, in francese) e
Ilion (l'antica Troia). Ciò, peraltro, come spiega ottimamente
lo studioso Michel Lamy nella sua opera "Jules Verne e
l'esoterismo" (Edizioni Mediterranee), ha profonde attinenze con
il mistero di Rennes-le-Chateu ed il Tesoro di Berenger Saunière.
Mistero che, evidentemente, Jules Verne, conosceva molto bene e per
il quale rimandiamo ai nostri articoli scritti alcuni anni fa per la
rivista di studi massonici "YR Magazine" ed al libro del
Lamy stesso. In "Testamento di uno stravagante",
peraltro, Verne ha giocato moltissimo con gli errori (voluti !), le
parole ed i nomi dei personaggi oltre che con il simbolismo. La
casella della "morte", infatti, la fa corrispondere allo
Stato della California, ovvero al più occidentale fra gli Stati
degli USA e ciò perché, nell'antichità, l'Occidente era
considerato la "terra dei morti". Il simbolismo di fondo
del romanzo di Verne (come del resto anche il suo "Viaggio al
centro della Terra"), in particolare, attiene ai concetti di
morte e resurrezione, di morte e di nuova rinascita, che non può non
ricordarci il cammino dell'Iniziato dall'oscurità alla Luce, dalla
morte all'Immortalità. 
Luca Bagatin
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