22 febbraio 2010
IL PAPA E LA PEDOFILIA articolo by Peter Boom
Chi fa violenza ad un bambino commette il più atroce crimine contro l'umanità.
Perché il bambino è, invero, il nostro "Io" più profondo. La nostra dimensione interiore.
 Luca Bagatin
IL PAPA E LA PEDOFILIA di Peter Boom

Più in basso il comunicato stampa della Santa Sede (da internet Yahoo) nel quale il Papa se la prende con i suoi sacerdoti pedofili e con i vescovi che hanno taciuto sulle malefatte dei loro dipendenti. Il primo a dare le dimissioni dovrebbe essere proprio lui Joseph Ratzinger e se fossero ancora in vita anche i suoi predecessori, che tutti hanno cercato di nascondere e di imporre il segreto sui tantissimi casi (moltissimi ancora non scoperti)che hanno rovinato tante vite di ragazze e ragazzi innocenti costretti a subire le represse voglie sessuali clericali. Malgrado il fatto che Papa Benedetto XVI sia considerato "non processabile" grazie alla sua alta carica in qualità di Capo di uno Stato straniero dovrebbe essere così cristiano da consegnarsi immediatamente alle Forze dell'Ordine per farsi poi giudicare dal Tribunale per i Diritti Umani per PLURIFAVOREGGIAMENTO DELLA PEDOFILIA in quanto ha firmato il documento che ha imposto il segreto sulla pedofilìa all'interno della chiesa cattolica con il risultato che i preti trovati colpevoli venissero soltanto trasferiti ad altre sedi da dove hanno continuato impunemente ed ancora più tranquilli con le loro turpe azioni. Bisognerà altresì appurare la connivenza di tutti i prelati dei quali nessuno mai ha protestato pubblicamente contro le aberranti direttive della Santa Sede. Tutto questo era già noto da parecchi anni! Tutti i fedeli ed i credenti sono stati traditi da questa gerarchia vaticana e dovrebbero far sentire forte le loro voci.
 Peter Boom. (Articolo da Yahoo in data 16 febbraio 2010) Papa Benedetto XVI ha detto ai vescovi irlandesi, parlando dello scandalo sulla pedofilia che ha scosso la Chiesa cattolica, che l'abuso sessuale sui bambini da parte di sacerdoti è un "crimine abominevole" che deve essere affrontato con determinazione, fa sapere il Vaticano. "Il Santo Padre ha osservato che l'abuso sessuale sui bambini e i giovani non è solo un crimine odioso ma anche un peccato grave che offende Dio e ferisce la dignità della persona umana creata a sua immagine".
Papa Benedetto XVI, i 24 vescovi irlandesi e gli alti funzionari vaticani si sono incontrati dopo lo scandalo emerso in Irlanda in seguito al Rapporto Murphy, dove si condannano gli abusi contro i bambini perpetrati da alcuni preti cattolici in Irlanda.
Nel rapporto, pubblicato a novembre, si sostiene che la Chiesa abbia nascosto "in maniera ossessiva" questi abusi sui bambini, perpetrati nell'arcidiocesi di Dublino dal 1975 al 2004, e abbia messo in atto una politica del "non chiedere e non dire".
I colloqui, i primi di questo tipo in Vaticano in otto anni, sono serviti per mettere a punto un piano di azione e potrebbero portare ad altre dimissioni all'interno della gerarchia ecclesiastica irlandese. Quattro prelati, per altro, si sono già dimessi.
"Mentre ci rendiamo conto che l'attuale situazione dolorosa non sarà risolta rapidamente, (il Papa) ha sfidato i vescovi ad affrontare i problemi del passato con determinazione e risolutezza, e ad affrontare la crisi presente con onestà e coraggio", ha aggiunto il comunicato.
I vescovi "hanno anche enfatizzato il loro impegno alla collaborazione con le autorità civili in Irlanda - del Nord e del Sud - e con il Comitato nazionale per la salvaguardia dei bambini nella Chiesa cattolica in Irlanda per garantire che gli standard, le politiche e le procedure della Chiesa rappresentino la migliore pratica in quest'area", si legge nella nota.
Il rapporto Murphy sostiene che tutti i vescovi di Dublino fossero a conoscenza di alcune denunce, ma che fossero più preoccupati di proteggere la reputazione dell'arcidiocesi che di salvaguardare i bambini.
Quattro vescovi hanno già rassegnato le loro dimissioni, e il Papa le ha già accettate in uno dei casi. Il gruppo "One in Four", del quale fanno parte alcune vittime, ha già fatto un appello ai vescovi irlandesi coinvolti in questa "cultura di omertà", chiedendo loro di rassegnare le proprie dimissioni.
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