9 dicembre 2012
Il ritorno politico di Ilona Staller: paladina dei diritti civili
 Nessuno ne parla, ma lei sta per
tornare. Ilona Staller, in arte Cicciolina, prima pornostar
eletta in Parlamento nelle file del Partito Radicale, nel 1987, sta
per tornare sulla scena politica. Una provocazione ? No di certo.
L'On. Staller, quando fa politica, non provoca mai. Non lo fece
nel 1979, quando si candidò nella prima lista ambientalista d'Italia
(molto prima della nascita dei Verdi, ovvero quando i movimenti
ambientalisti stavano conquistando il Nord Europa), ovvero la "Lista
del Sole" e non lo fece nemmeno con i Radicali, allorquando fu
eletta con 20.000 preferenze. Ilona Staller ha, da sempre, le
idee chiare in fatto di ambiente, diritti civili, diritti degli
omosessuali, dei detenuti, delle prostitute, di lotta agli sprechi ed
ai privilegi e così rilancia il suo progetto di sempre con
"Democrazia Natura Amore", il neo-partito che ha fondato. "Natura"
ed "Amore", oltre che "libertà di espressione"
(in tutti i sensi) del resto, sono da sempre le sue parole d'ordine,
come ricorda uno spot elettorale d'annata del Partito Radicale, che
la vide protagonista assieme all'On. Marco Pannella. E non lesina
critiche nemmeno a Nicole Minetti ed a Mara Carfagna, sostenendo, in
una recente intervista per il sito Excite.it: "io ho una mia
storia. Io sono stata eletta con 20.000 voti dal popolo italiano che
è sovrano, Nicole Minetti è stata messa lì dal Pdl, punto" E
definisce Mara Carfagna "Ministro per grazia ricevuta". Ilona
Staller, afferma, inoltre, che la sua candidatura alle imminenti
elezioni del 2013 non è affatto una provocazione e lo dimostra
rilanciando un programma in continuità con le sue battaglie
Radicali: diritti degli animali (lotta alla vivisezione, alla
sperimentazione ed al maltrattamento agli animali); diritti dei
disabili e degli invalidi con aumenti pensionistici a loro favore;
riconoscimento delle unioni civili e del matrimonio omosessuale (che
l'On. Staller vorrebbe anche in senso religioso, per le coppie
omosessuali di fede cattolica che lo desiderano); legalizzazione
della prostituzione; abolizione del finanziamento pubblico ai
partiti; aumento delle pensioni minime a 1000 euro; istituzione di un
centro antiviolenza per le donne; abolizione dell'IMU; abbassamento
delle imposte in particolare per piccole e medie imprese, oltre che
per i cittadini; drastica riduzione delle spese militari e riduzione
del 50% degli stipendi di parlamentati e funzionari pubblici o
quantomeno rapportarli al tenore di vita di un cittadino italiano
medio. Questi, in sostanza, alcuni dei punti chiave di "Democrazia
Natura Amore". Ammetto che personalmente mi dispiace che vi
siano stati o vi siano ancora pregiudizi nei confronti di Cicciolina,
in particolare da quel mondo che dovrebbe essere laico e liberale.
Perché è quello il mondo ove le idee di Ilona possono e dovrebbero
essere meglio comprese. Ricordo ancora quando scrissi, in un
articolo di cinque o sei anni fa, quanto la candidatura di Cicciolina
negli Anni '80 fosse stata dirompente ed anti-partitocratica. Ovvero
in totale antitesi con quel mondo politico-partitico-parlamentare
clericale, socialBurocratico, paracomunista, parafascista ed
immancabilmente paraculo, contro il quale i soli Radicali (ma anche
molti socialisti, liberali e repubblicani) si battevano sin dagli
anni '50 del '900. Cicciolina, assieme a Marco Pannella, ad Emma
Bonino, ad Adele Faccio, ad Enzo Tortora ed altri, rappresentavano e
rappresentarono un'alternativa libertaria al Potere ed all'Ordine
costituito o, meglio, prostituito (delle Corti prostituzionali, dei
presidenti della non-Repubblica e del non-Consiglio, mai eletti da
nessuno, allora come oggi). Un'alternativa di etica laica, allora
come oggi, alternativa alle destre ed alle sinistre eversive e
partitocratiche della Dc, del Pci, del Pd, del PdL, dell'Udc,
dell'Idv, di Sel. Oggi, mi piacerebbe vedere ancora una volta i
Radicali marciare assieme ad Ilona Staller ed a "Democrazia
Natura Amore". Ma vorrei anche marciassero assieme a "Fermare
il Declino" di Oscar Giannino. Marciassero assieme tenendo alta
la bandiera delle libertà civili, economiche, sessuali, contro il
marciume dei partiti e del decadimento di ciò che rimane delle
Istituzioni di questo nostro povero Paese.
 Luca Bagatin
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