30 gennaio 2013
Gli pseudo repubblicani (nucariani) stanno rasentando il ridicolo. Solo "Fermare il Declino" - oggi - può rappresentare la cultura mazziniana
L'essere presenti - alle imminenti elezioni politiche di febbraio - in
solo una o due regioni italiane e l'aver assistito alla fuga di eminenti
esponenti Repubblicani in favore del movimento liberale di Oscar
Giannino, evidentemente, all'ex Partito Repubblicano Italiano (oggi
Partito Nucara) brucia non poco. Ancora una volta Francesco Nucara,
ovvero il Segretario del suo personale partito, dalle colonne del suo
personale giornale, "La Voce Repubblicana", tuona contro il movimento di
Oscar Giannino "FARE per Fermare il Declino". Reo, a detta di Nucara,
di non aver voluto l'appoggio dell'ex PRI. Ora, ancora una volta
Nucara se la prende con l'Avvocato Alessandro De Nicola, ovvero uno dei
rappresentanti di FARE, affermando che egli non sarebbe stato né "serio"
né "chiaro". Ora, anche alla luce delle affermazioni del e
dei rappresentanti di FARE, la chiarezza appare lampante. La
risposta di De Nicola ed anche di Giannino, infatti, è ed è stata la
seguente: "se volete confluire nella nostra aggregazione sarete i
benvenuti". E' chiaro che, un movimento non ideologico e non
identitario come quello di Giannino, non poteva accettare un appoggio
tout court del Partito Repubblicano Italiano in quanto partito
ideologico. Molti Repubblicani mazziniani storici e non solo (la gran
parte dei quali dimessisi anche dalla Direzione Nazionale del PRI) lo
hanno compreso ed infatti hanno deciso di aderire al movimento di
Giannino. Abbandonando Nucara al suo destino. Ciò a Nucara può anche dispiacere, ma è la logica conseguenza dei fatti. La
"fuga dei cervelli" Repubblicani è logica conseguenza dell'immobilismo
del partito di Nucara, ormai autoreferenziale, subalterno a Berlusconi e
inconcludente in termini di proposte politiche. Lo scriviamo da oltre
un anno ed oggi siamo lieti che autorevoli
personalità Repubblicane - quali ad esempio il prof. Riccardo Gallo -
stiano iniziando a comprenderlo. Oscar Giannino, lo dicemmo anni fa,
avrebbe meritato la Segreteria Nazionale del PRI. Avrebbe potuto
trasformare il partito, mantenendone la memoria storica, e fondare
un'aggregazione più ampia ed aperta alla società civile. Non
potendolo fare nel PRI - capitanato da oltre dieci anni da Francesco
Nucara (e qui è anche responsabilità della stragrande maggioranza degli
iscritti repubblicani aver dato carta bianca a costui per tutti questi
anni) - ha deciso di fondare un movimento aperto: FARE per Fermare il
Declino, al quale aderiscono eminenti studiosi, economisti, persone del
mondo del lavoro, dell'impresa e della società civile. Tutta gente, in
sostanza, che - a differenza dei parlamentari "nucariani" - non ha mai
vissuto alle spalle del contribuente. Dunque, da ciò cosa si evince ?
-
Che nel prossimo Parlamento non ci saranno
più personalità antiquate ed autoreferenziali quali Nucara, la
Sbarbati, Ossorio, Del Pennino e, ci auguriamo, nemmeno più Giorgio La
Malfa. Si godano, costoro, la cospicua pensione (pagata, peraltro, dai
contribuenti) e lascino che altre personalità - che mai hanno gravato
sul contribuente, peraltro - si adoperino per fermare il declino del
nostro Paese, martoriato da imposte, balzelli, burocrazia e
partitocrazia.
- Che per "fermare il declino" occorre prima di
tutto FARE e non chiacchierare o fare citazioni altisonanti di Mazzini o
Garibaldi. Ci si ricordi, invece, che Mazzini e Garibaldi mai vollero
immischiarsi nei partiti politici (al punto che Garibaldi si ritirò
presto dalla vita politica per tornare nella sua Caprera a fare il
contadino), ma organizzarono gruppi di giovani ed intransigenti
combattenti. E mai accettarono una lira dal contribuente (Garibaldi
rifiutò sempre pensioni o rendite pubbliche, preferendo vivere in
povertà piuttosto che gravare sul prossimo).
- Che oggi lo
spirito mazziniano e garibaldino è incarnato da Oscar Giannino e dal suo
movimento civile FARE per Fermare il Declino.
- Che FARE per
Fermare il Declino esiste per arrestare il declino dell'Italia e non
quello del partitino autoreferenziale di Nucara e, pertanto, non è un
autobus sul quale salire a piacimento per tornare a scaldare una
poltrona.
- Che occorre che spiriti indipendenti e
volontaristici istituiscano una FONDAZIONE PARTITO REPUBBLICANO
ITALIANO, per recuperare la memoria storica di questo glorioso partito
ormai defunto.
Ci auguriamo, con questo ennesimo scritto, di aver
contribuito a fare chiarezza anche per coloro i quali fossero piuttosto
duri ci comprendonio.
 Luca Bagatin
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