2 agosto 2011
Un massone racconta

Gian Piero Pagella in "Un massone
racconta: dalla Loggia alla Gran Loggia con il Gran Maestro in fuga"
(Bastogi Editrice), raccoglie, quasi sotto forma di romanzo, la sua
esperienza di massone e di Gran Tesoriere Aggiunto del Grande Oriente
d'Italia negli anni '90, ai tempi della Gran Maestranza di Giuliano
Di Bernardo. Pagella, commercialista, entrò in Massoneria nel
1976, nella Loggia "Pedemontana" all'Oriente di Torino del
GOI. Vi entrò ai tempi in cui lavorava all'Alfa Romeo, su
suggerimento di Sergio Rosso, titolare dell'agenzia torinese. Da
allora iniziò la sua carriera nel Grande Oriente d'Italia,
ricoprendo appunto l'incarico di contabile e dunque di Gran Tesoriere
Aggiunto e di Grande Architetto Revisore. In "Un massone
racconta" egli illustra non solo la situazione patrimoniale e
finanziaria del GOI di allora, non certo rosea, ma anche di come
riuscì a risolvere la questione, coadiuvato dal Fratello Pietro
Mascagni, al quale il libro è dedicato. Nel testo egli tratteggia
molti argomenti sconosciuti non solo al grande pubblico, ma anche
alla Comunità massonica, in quanto poco o mal trattati. Racconta
poi, con dovizia di particolari, il periodo più burrascoso, ovvero
il periodo di Tangentopoli, la falsa rivoluzione giustizialista che
travolse la politica italiana e che finì per intaccare persino la
credibilità del GOI con l'inchiesta dell'allora procuratore capo
Agostino Cordova che, mischiando mafia e Massoneria, finì per
emettere avvisi di garanzia nei confronti di numerosi massoni.
Un'inchiesta che, come molte all'epoca, finì per rivelarsi una bolla
di sapone. Infile, Pagella, racconta le dimissioni improvvise e
poco eleganti del Gran Mestro Giuliano Di Bernardo, il quale lascierà
il Grande Oriente d'Italia per fondare, due giorni dopo, una nuova
Obbedienza massonica: la Gran Loggia Regolare d'Italia. Un libro
sul periodo più difficile che la Massoneria del GOI si trovò ad
affrontare, ma che, fortunatamente, alla fine, la rafforzò.
 Luca
Bagatin
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