11 settembre 2011
Helena Petrovna Blavatsky e la Società Teosofica

Nessuna vita può dirsi più
avventurosa della sua. Nessuna vita può essere descritta come un
vero e proprio romanzo d'appendice. Nessuna vita fu più ricca di
spiritualità e di emozione di quella di Helena Hahn, futura Helena
Petrovna Blavatsky, fondatrice della Socientà Teosofica. Paola
Giovetti, giornalista e scrittrice, esperta di tematiche esoteriche,
ce la descrive magnificamente nella sua recente biografia - edita
dalle Edizioni Mediterranee - "Helena Petrovna Blavatsky e la
Società Teosofica". Helena Hahn, di nobili origini, nacque
nella Russia meridionale fra il 30 ed il 31 luglio del 1831. Spirito
libero e ribelle che si manifestò sin in tenerissima età, sposò
per sfida, a soli diciassette anni l'anziano generale Blavatsky, dal
quale presto divorziò per seguire la sua vera vocazione: i viaggi e
la spiritualità. A soli diciassette anni, infatti, abbandonò la
famiglia per visitare l'Asia Centrale, l'India, l'America del Sud e
l'Africa, visitando le zone più impervie del pianeta. Sin da
bambina, peraltro, mostrò le sue doti di chiaroveggente e la
capacità di parlare con quelli che saranno poi da lei definita i
"Maestri" o "Mahatma", ovvero esseri viventi che
in questa loro incarnazione avevano scelto di guidarla nel suo
cammino verso il misticismo (il Maestro Koot Humi ed il Maestro
Morya). Tornata in patria, Helena Petrovna Blavatsky (o HPB, come
amava firmarsi), dimostrò in suoi poteri di chiaroveggente
all'intera famiglia e persino al suo scettico e positivista padre:
ella era infatti in grado di produrre suoni o musica da qualsiasi
oggetto volesse; ottenere fra le sue mani oggetti o lettere da lei
distantissime (i famosi "apporti"); fornire risposte alle
domande anche solo mentali dei presenti, far mutare di peso gli
oggetti e le persone presenti. HPB spiegò poi che tali fenomeni
non erano da considerarsi "paranormali", bensì fenomeni
latenti, presenti in ogni individuo e che lei era riuscita in qualche
modo a risvegliare. Madame Blavatsky non credette mai agli spiriti
o ai fenomeni medianici, per così dire, ma dimostrò come questi
fossero prodotti della mente umana e come i Maestri non fossero
spiriti di anime morte, bensì esseri viventi che avevano scelto - in
questa incarnazione - di guidarla. Madame Blavatsky, peraltro,
come ci racconta Paola Giovetti, nel 1851 era in Italia e fu assidua
frequentatrice dei circoli repubblicani di Giuseppe Mazzini (di cui
peraltro influenzò profondamente il pensiero spirituale, legato
anche alla reincarnazione) e combettè persino nella battaglia di
Mentana a fianco del generale Giuseppe Garibaldi (anch'egli
profondamente affascinato da HPB e dalle sue dottrine spirituali)
contro le truppe pontificie e lì fu ferita. Da allora HPB, fu solita
indossare una camicia rossa "alla garibaldina". Negli
anni '70 dell'800 riprese i suoi viaggi verso Oriente, ove conobbe
numerosi maestri spirituali e yogin. Sarà purtuttavia determinante
il suo incontro con il colonnello americano Henry Olcott, profondo
studioso di Massoneria ed esoterismo, di un anno più giovane di lei,
che la porterà ad una svolta. Assieme al colonnello Olcott (con
il quale condivideva, oltre gli interessi e gli studi, anche la
passione per il fumo, che non abbandonerà nemmeno in punto di
morte), Madame Blavatsky intraprese un sodalizio spirituale destinato
a durare negli anni al punto che Olcott l'aiuterà nella redazione
della sua monumentale opera "Iside Svelata": condensato di
scienza, spiritualità, cosmogonia, antropologia e religione che HPB
riuscì a scrivere in trance, "sotto dettatura" dei Mahatma
e per mezzo di apporti di documenti e libri rarissimi che solo lei
riuscì a reperire (alcuni contenuti anche negli archivi segreti del
Vaticano). Nel 1875, su sollecitazione dei Mahatma, Olcott e HPB,
fondarono a New York la Società Teosofica, associazione filantropica
e adogmatica di studi esooterici, destinata a combattere il
dogmatismo, il materialismo ed il bigottismo imperante. Alla
Società Teosofica erano (e sono tutt'ora) ammessi tutti coloro i
quali avevano (hanno) desiderio di perseguire questi tre scopi:
fondare un nucleo della Fratellanza Universale senza alcuna
distinzione di razza, ceto sociale e sesso; studio non dogmatico
delle religioni e delle filosofie e riscoprire i poteri latenti
dell'individuo. Successivamente HPB ed Olcott si trasferirono in
India, ove iniziarono a fare proseliti ed a fondare il Quartier
Generale della Società Teosofica, proprio allo scopo di risvegliare
la coscienza spirituale del popolo indù, così ricco di tradizione
vedica. La Società Teosofica fondava il suo insegnamento sul
karma, ovvero la legge di causa ed effetto e, dunque, sulla
reincarnazione ed il ciclo delle rinascite. Il Mahatma Gandhi
stesso, futuro teosofo, raccontò nella sua biografia che fu grazie
all'incontro con Madame Blavatsky se lesse per la prima volta la
Gita, ovvero il testo fondamentale della tradizione indù. E fu
grazie all'impulso della Società Tesofica se riuscì a conseguire
l'unità nonviolenta del popolo indiano contro l'oppressione
britannica. Purtroppo, nel 1884, Madame Blavatsky e la Società
Teosofica rischiarono di essere screditati a causa dei due coniugi
Coulomb, prima fraternamente accolti da HPB, che trovò loro anche
un'occupazione, ma che successivamente produssero delle lettere
fasulle secondo le quali Madame Blavatsky stessa dichiarava di essere
un'imbrogliona. Tali accuse giunsero nelle redazioni dei giornali
e gettarono grosso scandalo. Fu dunque avviata un'inchiesta dalla
Society of Psychical Research (SPR) di Londra, la quale, per mezzo di
Mr. Hodgson, effettuò una superficiale ricerca che portò a
sostenere le tesi dei Coulomb e a dar credito alle loro lettere
fasulle. Sentitasi screditata, Madame Blavatsky piombò in un
profondo stato di sconforto che la porterà presto alla morte.
Occorrerà attendere il 1986, ovvero cento anni dopo, affinchè la
SPR giunga a scusarsi con Madame Blavatsky, per mezzo delle loro
autorevole rivista, nella quale, sostanzialmente, si smascherarono i
Coulomb e si disse che HPB era una vera mistica e maestra
spirituale. Dopo l'"affare Coulomb", ad ogni modo,
Madame Blavatsky, ormai malata, decise di tornare a Londra e di
scrivere un nuovo testo: la monumentale "La Dottrina Segreta",
ancora oggi testo fondamentale di ricerca esoterica e teosofica,
oltre che scientifica. A Londra, HPB, farà un altro incontro
fondamentale per la sua vita, ovvero conobbe Annie Besant, fervente
socialista ed attivista dei diritti civili e sociali delle donne e
dei lavoratori. Annie Besant - già co-fondatrice della Società
Fabiana e delle prime Logge Co-Massoniche in Inghilterra - aderì ben
presto alla Società Teosofica e, alla morte di Madame Blavatsky, ne
prese le redini e l'eredità spirituale. Annie Besant fu
protagonista delle prime lotte per l'indipendenza dell'India e per la
causa anti-razzista ed anti-casta che pervadeva l'India dell'epoca.
Sarà Annie Besant, assieme al Reverendo Leadbeater, ad adottare
e crescere il giovane Jiddu Krishnamurti, futuro filosofo e maestro
spirituale conosciuto in tutto il mondo. La sig.ra Besant e
Leadbeater credevano infatti che, viste le sue profonde doti
spirituali, Krishnamurti fosse il nuovo Messia, ma ciò divise la
Società Teosofica fra favorevoli e contrari a tale tesi. In età
adulta, ad ogni modo, fu lo stesso Krishnamurti che, pur offrendo
riconoscenza ai suoi maestri, rifiutò di legarsi a qualsiasi
istituzione ed a qualsiasi religione ed insegnò, per tutti gli anni
'60, '70 ed '80 del '900, la libertà dai dogmi, dai condizionamenti
e dalle istituzioni. La biografia di Paola Giovetti ci parla di
questo e di molto altro. Una sezione è peraltro dedicata al già
teosofo e poi fondatore dell'Antroposofia Rudolf Steiner, oltre che
dell'attuale situazione della Società Teosofica che conta, nel
mondo, 30.000 soci di cui 1.100 in Italia. Chi vi scrive è
iscritto alla Società Teosofica Italiana da dieci anni. Se mi sono
avvicinato politicamente e culturalmente al pensiero di Giuseppe
Mazzini lo devo solamente ad Helena Petrovna Blavatsky ed alla
teosofia: una scuola di elevazione morale ed interiore, utile a
comprendere la Storia e la realtà molto più di quanto si possa
credere.

Luca
Bagatin
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