Il fenomeno delle “baby prostitute”
è un vero problema.
Un vero problema perché banalizza il
corpo delle ragazzine che si vendono per il vil danaro di una società
consumistica ove la vera crisi è di creatività e di civiltà.
Un vero problema perché mette a nudo
intere generazioni di maschi frustrati sessualmente, ricchi,
ipocritamente sposati e – più o meno consapevolmente –
mentalmente deviati.
Un problema che fotografa l'”altro
volto dell'Italia”. Un volto che è sempre esistito almeno sin da
quando hanno chiuso i casini. Un volto che si è diffuso a macchia
d'olio grazie ai mezzi di comunicazione di massa che sbattono in
prima pagina non già l'erotismo, bensì la morbosità e la violenza.
Il voyeurismo, che è l'estrema conseguenza della repressione, della
mancanza di qualsiasi educazione sentimentale e sessuale.
La nostra è una società ove le donne,
emancipate solo in parte, ma per molti versi e purtroppo
“mascolinizzate”, si sono stancate di uomini rammolliti e privi
di creatività.
La nostra è diventata, con l'incedere
degli anni, una società ove niente si può ottenere attraverso il
buonsenso, l'amore e la comprensione, bensì tutto si può ottenere
con il vil danaro, il commercio, la prostituzione che è prima di
tutto mentale.
I sentimenti e l'eros sono stati
sostiuiti dal voyeurismo, dall'ipocrisia matrimoniale, dal figliare
senza alcuna consapevolezza ed educazione per i figli medesimi,
dall'idolatria per il danaro, meglio se facile ed ottenuto senza
fatica.
Il corpo è diventato non già
esaltazione della bellezza e della verità come nell'arte classica,
bensì merce, strumento mediatico di un piacere passeggero ed
effimero, esaltato dalle palestre e dai centri benessere
profumatamente foraggiati da consumatori/lobotimizzati inconsapevoli.
E così ci stupiamo che ci siano
ragazzine (o ragazzini, si veda il caso Paolini) che si
prostituiscono a 14 o 16 anni.
Ci stupiamo, ma non ci chiediamo quale
ne sia la vera causa, che non è morale o moralista, bensì va
ricercata nell'assenza di passioni, pulsioni, emozioni vere. Il
danaro, la pubblicità commerciale, i media, lo stesso web intriso di
messaggi commerciali ed effimeri, ovvero di bisogni indotti, ha
privato la nostra società e dunque i nostri giovani di qualsiasi
vero amore per ciò che li/ci circonda.
Non è un caso che gli Anni '60 fossero
gli anni della trasgressione-rivoluzione culturale, ideale, sessuale,
mentre gli Anni '2000 siano stati gli anni della regressione umana e
culturale, dell'indottrinamento mediatico, del soldo facile, della
mancanza di comunicazione verbale e gestuale e della mercificazione
dei corpi e, dunque, delle menti. Ovvero tutto ciò che ha originato
l'attuale crisi mondiale.
Ciò che mi chiedo davvero è,
purtuttavia: quanti ne sono davvero consapevoli ?
Quanti si rendono conto che, sin tanto
che non ci ribelleremo a questi modelli imposti dall'alto
(dall'economia alla politica, passando per i media ed i “cattivi
maestri” della pubblicità, dell'incultura e della
pseudo-comunicazione) non ne usciremo mai ?
Riapertura delle case chiuse subito !
Educazione sessuale e sentimentale
nelle scuole subito !
Invito ai giovani alla lettura,
all'approfondimento ed all'uso consapevole, ovvero intelligente, dei
mezzi di comunicazione di massa. Invitandoli magari anche al loro
boicottaggio intelligente e di controinformazione,
sull'onda di quanto avvenne negli USA egli Anni '60 e '70.
Rifiuto della pubblicità commerciale,
dei bisogni indotti, del consumismo.
Ritorno a scelte di vita legate alla
natura, all'ambiente, all'amore, ovvero basate su stili di
comunicazione verbale, gestuale, istintuale verso il proprio
prossimo.
Riscoperta di forme di spiritualità
antiche come la Donna e l'Uomo, rispetto a quelle imposte dai media,
dal soubrettismo religioso dei Bergoglio e delle Belen, che servono
unicamente a foraggiare un sistema di Potere prostituito.
Ecco, forse, gli antidoti al
disfacimento odierno ed attuale.
Occorre dunque tornare a trasgredire di
fronte ad un Sistema corrotto e corruttore.
Diversamente avranno vinto loro: i
fanatici della frustrazione mentale, del consumismo, della politica
piegata all'economia e dell'economia piegata alla politica, del
voyeurismo, della distruzione del patrimonio ambientale, della
corruzione dei corpi e delle menti.
Non lasciamoci ma più imbrogliare ed
imbrigliare, dunque !

Luca Bagatin