Il celebre Cancelliere imperiale del
XIXsecolo Otto Von Bismark, definì la politica come “l'arte del
possibile”. Ma può, l'arte, essere utilizzata per comprendere la
politica ?
A risponderci è la casa produttrice
francese Eversim, la quale realizza principalmente simulatori e
“seriuous game” (letteralmente “giochi seriosi”) che, con il
suo videogioco per pc “Masters of the World” è riuscita –
attraverso la sua arte grafico-strategica - a realizzare il primo
simulatore geopolitico al mondo.
Governare un Paese è il mestiere più
complesso al mondo, in quanto le variabili sul campo sono numerose:
economiche, commerciali, militari, geo-strategiche e così via e lo
possiamo ben comprendere seguendo ogni giorno i mass-media, internet
e così via.
Eversim – che, ricordiamolo, si
occupa da anni di realizzazione di giochi di simulazione spesso
utilizzati anche per la formazione di diplomatici e di consulenti
NATO, ci permette con il suo “Masters of the World” - scaricabile
al sito www.masters-of-the-world.com - di vestire i panni di un Capo
di Stato o di Governo e di gestire, in modo sufficientemente
realistico, la politica di uno dei 175 Paesi del mondo.
Chi scrive ha testato personalmente il
gioco e lo ha trovato davvero entusiasmante e realistico, oltre che
educativo. La grafica è semplice, ma comunque di buona qualità, se
consideriamo che nel gioco sono riprodotti pressoché fedelmente
tutti i Capi di Stato e di Governo attualmente in carica, oltre che i
relativi Ministri (per l'Italia, considerando che il gioco è
aggiornato al 2014, il Premier è Enrico Letta e i suoi relativi
ministri dell'epoca ed all'opposizione sono riprodotti i vari Grillo,
Berlusconi ecc...).
Il gioco consiste, in sostanza, nel
gestire il sistema legislativo, delle imposte, la politica interna ed
estera (gestendo i relativi Ministeri, interfacciandosi con i
relativi Ministri), le relazioni economiche nazionali ed
internazionali, il sistema dei servizi segreti e così via,
attraverso un vastissimo menu. Gli obiettivi del gioco sono presto
detti: rimanere al governo con un indice di popolarità elevato,
risollevando le sorti del Paese e, successivamente, essere anche
rieletti. Il che, ve lo posso garantire, è tutt'altro che semplice e
per potervi riuscire occorre essere muniti di grande pazienza e di
capacità di ragionamento, un po' come se ci trovassimo davvero nella
“stanza dei bottoni” della politica nazionale ed internazionale.
E' molto facile, ad esempio, se
aumentate troppo talune imposte, oppure se tagliate troppo talune
spese, che l'opposizione o i sindacati organizzino scioperi e
manifestazioni ad oltranza, bloccando, di fatto, il Paese. A quel
punto avete alcune opzioni: andare in tv e spiegare alla popolazione
le vostre intenzioni; ritirare o cambiare la vostra politica fiscale;
far intervenire la polizia o l'esercito per far arrestare i
facinorosi, oppure, addirittura, tentare di corromperli.
Viceversa, se ad esempio abbassate le
imposte o talune spese, il vostro indice di popolarità aumenta
ma...attenzione ! Il deficit statale aumenta e così i relativi
interessi sul debito. Interessi che, peraltro, potete tentare di
negoziare attraverso appositi incontri con i “prestatori”
internazionali e le agenzie di rating. Occorre dunque fare molta
attenzione a quali imposte aumentare o diminuire, quali spese ridurre
o aumentare, a seconda delle esigenze economico/politiche del
momento. I Ministri del vostro governo virtuale, ad ogni modo, vi
forniranno spesso dei suggerimenti in merito che potrete assecondare,
oppure, eventualmente, ignorare.
Badate bene che ogni scelta di aumento
delle imposte o l'introduzione di nuove leggi (ad esempio la modifica
della legge elettorale, l'introduzione dell'eutanasia ecc...) deve
obbligatoriamente passare per la votazione nel nostro/vostro
Parlamento virtuale (oppure tramite referendum, se scegliete di
cedere la parola agli elettori) e, anch'essa, funziona in modo
piuttosto realistico.
Oltre a ciò vi sono gli incontri
internazionali, ovvero la possibilità di gestire importazioni ed
esportazioni del Paese e, dunque, negoziare con la Merkel, Hollande,
Putin (riprodotti graficamente in modo fedelissimo) e tutti gli altri
Capi di Stato del mondo.
Altro dato di realismo del gioco sono
le organizzazioni internazionali delle quali fate parte e/o con cui
avrete a che fare nel corso della partita: ONU, Fondo Monetario
Internazionale, NATO, BRICS, Mercosur e così via e ciò vi
permetterà di comprendere ancora meglio il loro funzionamento nella
vita reale e quanto ciò incida nella vita quotidiana di tutti noi.
“Masters of the Word” prevede
inoltre la giocabilità di diversi “scenari” realistici fra cui:
“Salvataggio della Grecia”, “Fiscal cliff USA”, “Escalation
Israele-Iran” e molti altri. In questo modo non solo si possono
comprendere meglio le problematiche relative alla geopolitica di quei
Paesi, ma anche testare le nostre capacità strategiche di
risoluzione dei problemi relativi.
Altro aspetto accattivante del “serious
game” in questione è lo scenario che ci permette di interpretare
il ruolo del capo di uno qualsiasi dei partiti d'opposizione che,
nello scenario in questione, verrà eletto e dunque salirà al
potere. Importante è, ad ogni modo, anche la coerenza ideologica: se
il partito al governo ha un orientamento di “sinistra” le misure
politiche adottate dovranno essere coerenti con questo orientamento;
la medesima cosa accadrà se il partito al governo ha un orientamento
di “destra”. Se il Premier in questione da noi interpretato
deciderà, ad ogni modo, di prendere decisioni in contrasto con la
sua maggioranza, potrebbe avere non pochi grattacapi con i suoi
Ministri e parlamentari e, dunque, subire diverse crisi di governo.
Come, nei fatti, accade nella realtà !
“Masters of the Word” è, dunque,
un'esperienza unica nel suo genere, anche perché ci risulta essere
l'unico videogame geopolitico attualmente in commercio e merita di
essere provato non solo dai giovani appassionati di videogiochi
gestionali, ma anche dagli addetti ai lavori: siano costoro
giornalisti, appassionati di politica o personalità politiche
medesime.

Luca Bagatin