Già in un articolo del 30 agosto scorso parlavamo del "gioco
delle tre carte" masso in piedi dal governo dell'oligarchia
monolitica Letta-Alfano.
Raccontavamo di come
avrebbero sì tolto l'IMU, ma avrebbero aumentato l'IVA, nonché
introdotto nuove imposte.
Ed ecco infatti che, da allora, l'IVA è aumentata ed ecco arrivata
anche la TRISE, a discrezione dei Comuni e delle Regioni, che di
fatto triplica la tassazione immobiliare.
E Enrico Letta ha ben poco da esultare - per indorare la pillola ai
lavoratori e agli italiani tutti - in quanto, come segnala peraltro
Enrico Marro sul Corriere della Sera del 16 ottobre, le retribuzioni
nette aumenteranno, se va bene, di appena 10-15 euro mensili e la
pressione fiscale subirebbe comunque una riduzione infinitesimale.
Posto che i consumi sono proprio da questo governo disincentivati e
così il mercato immobiliare.
Questo governo, in
sostanza, come i precedenti peraltro, ma forse più degli altri, è
il governo dei giochetti, dei balzelli, del "buon viso a cattivo
gioco". Del "tolgo di qui per rimettertelo lì". E' il
governo della "Stabilità", ma solo quella dell'oligarchia
al Potere Destro-Centro-Sinistro, come dicevamo anche in quel nostro
articolo del 30 agosto.
Non sono stati fatti
interventi strutturali, eppure si parla di una "crescita"
(come da cinquant'anni a questa parte, oltretutto !) che, con queste
(contro)misure non può certo arrivare.
In quel nostro già citato articolo, non a caso, proponevamo misure
ben
più efficaci, che andassero alla radice dei problemi e che
restituissero sovranità al cittadino e non al politicante di turno
che, oltretutto - con le leggi elettorali introdotte nll'ultimo
Ventennio (neofascista) 1993/2013 - non è stato eletto da nessuno.
Occorreva
ed occorre: abolire ogni imposta sulla prima casa, abbassare l'IVA
attraverso l'abolizione delle Province e delle comunità montane ed
attraverso l'accorpamento dei Comuni inferiori a 15.000 abitanti.
Ecco già un primo forte risparmio per le casse dell'erario. Poi si
potrebbe pensare ad introdurre un'unica tassa, ma a carico delle
forze politiche (con l'abolizione totale del finanziamento pubblico
ai partiti, con decorrenza immediata) e dei politici stessi, oltre
che dei manager pubblici, attraverso la riduzione del 60% degli
stipendi. Una “tassa”, per così dire, finalmente di equità e di
giustizia sociale a favore del Terzo Stato, in opposizione alle
oligarchie al Potere.
Il
duo Letta-Alfano, con l'appoggio esterno-interno di Berlusconi e
Napolitano e l'opposizione fasulla dei grillini, ovviamente,
proseguirà per la sua strada. Fra un tweet ed un post su facebook,
ove fingono di lasciarsi per poi, subito dopo, riprendersi e gridare
all'unisono...ALL'INDULTO (vero insulto per il cittadino onesto) !
Questa è l'Italia del 2013, all'ombra degli a-socialnetwork.

Luca
Bagatin