8 maggio 2010
Un nuovo governo per la Gran Bretagna all'insegna del rinnovamento liberale
   David Cameron e Nick Clegg fra i loghi dei rispettivi partiti politici Quel che è certo, all'indomani dell'esito incerto delle elezioni
nazionali, è che in Gran Bretagna sta nascendo un governo all'insegna
del rinnovamento.
Il merito è del possibile nuovo Primo Ministro conservatore David
Cameron, che ha aperto ai Liberaldemocratici di Nick Clegg.
David Cameron, astro nascente del nuovo Conservative Party, già prima
della campagna elettorale che lo ha visto protagonista e che gli ha
fatto guadagnare il 36 % dei consensi, ha profondamente mutato il dna
del suo partito: aprendo agli omosessuali, alla possibilità di
legalizzare le cosiddette "droghe" leggere, alla sanità pubblica ed a
nuove politiche ambientali.
Optando per un'alleanza con i Liberaldemocratici di Clegg - noto per il
suo libertarismo ed il suo anti-statalismo - non fa che consolidare
questa linea di governo all'insegna dei diritti civili e del risanamento
economico.
I Laburisti di Gordon Brown, ormai lontani dai successi e finanche dalle
politiche riformatrici di Tony Blair che li hanno visti protagonisti
della politica britannica dal 1997, sono invece - e meritatamente -
arretrati al 29 %.
L'Italia, in questo contesto, avrebbe moltissimo da imparare dalla Gran
Bretagna (oltre che, ovviamente, dalla cultura e dalla politica
anglosassone).
Nel nostro Paese, oltre a non esistere un partito laburista o
socialdemocratico, non esiste nemmeno un partito liberaldemocratico
forte e coeso (potremmo dire che gli unici a rappresentare una politica
"alla Nick Clegg", da noi, sono i Repubblicani, i Liberali ed i
Radicali. Che comunque, assieme, non fanno certo il 23 % dei LibDem
britannici). E gli unici che si rifanno alla nuova destra europea di
Cameron e di Sarkozy sono oggi i "finiani" e grazie al rinnovamento di
posizioni apportato dal Presidente della Camera Gianfranco Fini.
La situazione, da noi, è dunque ben triste ed ancora ben lontana dalla
costituzione di un forte asse all'insegna di un nuovo liberalismo che
guardi alla riduzione della spesa pubblica, all'abbassamento delle
imposte e ad una politica in favore dei diritti civili: dall'approvazione di una legge per le unioni civili sino ad una per la
legalizzazione della cannabis, passando per una legge che legalizzi
eutanasia e prostituzione.
 Luca Bagatin
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