4 luglio 2011
Cagliostro: il Mago Massone
"Cagliostro il Mago Massone" di Philippa Faulks e Robert L. D. Cooper,
edito in Italia dalle
Edizioni Mediterranee, è l'ultimo libro dedicato al Grande Iniziato del
XVIII secolo. Libro fondamentale e che restituisce finalmente il
giusto posto alla figura del conte Alessandro Cagliostro, che, come già
scrisse il regista Pier Carpi, non fu il ciarlatano Giuseppe Balsamo. Come
scrivono gli autori Faulks e Cooper, la vita e la morte di Cagliostro
sono avvolte da un'aura di mistero, ma, nonostante ciò, i nostri, sono
riusciti comunque a raccogliere documenti fondamentali per conoscene i
suoi insegnamenti esoterici ed i motivi per i quali la sua fama lo ha
accompagnato sino ai nostri giorni. "Cagliostro il Mago Massone"
inizia con la descrizione della vita del conte e dei suoi continui
viaggi. Nato nel 1748, probabilmente in Portogallo, il Nostro fu
allevato nella città di Medina nella casa del mufti Salahaym dal tutore
Althotas. Sarà proprio Althotas a condurlo in innumerevoli viaggi:
da La Mecca, nel 1760, passando per l'Egitto, l'Asia e l'Africa, sino a
Malta, ove Althotas morirà. A Malta, Cagliostro sarà iniziato
all'Ordine dei Cavalieri di Malta dal cavaliere Luigi D'Aquino e con lui
intraprenderà altri viaggi, da Napoli sino a Roma. Qui, il Nostro,
incontrerà e si innamorerà di Serafina Feliciani, figlia di un noto
commerciante romano, che diverrà presto sua moglie. Giunto a Londra,
Cagliostro, sarà iniziato alla Massoneria nella Loggia Esperience di
Rito di Stretta Osservanza Templare. Correva l'anno 1776. Cagliostro,
invero, proprio grazie agli insegnamenti di Althotas ed a quelli
appresi nel corso dei suoi viaggi - specie in Estremo Oriente -
conosceva già i segreti della Teurgia e della Gnosi e si
dice fosse in grado di trasmutare i metalli in oro e di curare gli
ammalati. La sua fama, dunque, crebbe ben presto in Inghilterra, ma
ciò fu in realtà l'inizio delle sue sventure. Qui, a causa dell'invidia
nel suoi confronti, si fece molti nemici che gli causarono false accuse
di frode e lo condussero, assieme alla moglie, nelle prigioni di Sua
Maestà Britannica. Nel 1777, i Cagliostro, partirono dunque alla
volta di Bruxelles anche grazie all'aiuto dei suoi Fratelli massoni.
Successivamente si recarono in Olanda ed anche qui, Cagliostro, non
smise di stupire il pubblico con i suoi prodigi e guarigioni.
Purtuttavia le sue idee innovative sulla Massoneria - come ad esempio
l'iniziazione femminile - gli procurarono altre inimicizie. Cagliostro
mise dunque appunto l'idea di creare una Massoneria di Rito Egizio,
con, per le Logge femminili, Gran Mestra sua moglie Serafina. L'idea di
Cagliostro, ad ogni modo, era ben più profonda ed
attingeva agli Antichi Misteri ed alla teurgia. Il suo scopo ultimo si
sostanziava nella riunificazione delle Logge in un'unica Massoneria, che
attingesse ai Sacri Misteri dell'Antico Egitto. I Cagliostro, nel
frattempo, giungeranno in Polonia, Prussia e Russia. Saranno accolti con
tutti gli onori sia dai massoni che da tutte le Corti europee. Purtroppo,
però, a causa del potere dei suoi numerosi nemici, finirà ben presto in
disgrazia. L'ingenuità di Cagliostro, infatti, era pari alla sua
erudizione nel campo delle scienze occulte. Nel 1785, sarà infatti
coinvolto ingiustamente nel cosiddetto "Scandalo della collana di
Diamanti" ai danni della Regina di Francia Maria Antonietta. Scandalo
orchestrato ad arte dalla contessa de La Motte che, ad ogni modo, come
predetto dallo stesso Cagliostro, sarà scoperta e condannata ad essere
esposta nuda e frustata di fronte alla Conciergerie. Cagliostro, ad
ogni modo, ritenuto complice della de La Motte, anche grazie al già
allora
nascente giornalismo diffamatorio (si veda il "Courier de l'Europe"
dell'epoca, di cui, grazie alle gratuite diffamazioni, diverrà direttore
un certo Thevenau de Morande, già precedentemente "amico" di
Cagliostro), sarà esiliato dalla Francia e riparerà a Roma. La Roma
papalina di allora, oltre ad essere profondamente arretrata
culturalmente ed economicamente, aveva messo al bando i massoni e la
Massoneria. L'ingenuità di Cagliostro gli giocò, dunque, nuovamente,
un brutto scherzo. L'Inquisizione cattolica, infatti, lo arresterà,
imprigionerà e torturerà con una sola accusa: quella di essere massone. Il
conte Alessandro Cagliostro, infatti, fu condannato unicamente in
quanto appartenente alla nobile confraternita della Massoneria. Il suo
fu, dunque, il primo atto di massonofobia assieme a quello che colpì il
poeta Tommaso Crudeli, altro celebre martire massone. Questa, in
sintesi, la prima parte del libro di Philippa Faulks e Robert Cooper. La
seconda
parte inizierà con un'interessantissima documentazione relativa alle
origini ed alla storia della Massoneria. La Massoneria, nata
ufficialmente nel 1717 in Inghiliterra, in realtà, ha origini più
antiche. Gli autori del volume la fanno risalire almeno al XVI secolo,
in Scozia, allorquando William Schaw, Maestro d'Opera alla corte di Re
Giacomo VI, decise di istruire i muratori di corte. I muratori,
dediti alla costruzione di cattedrali, erano ad ogni modo completamente
analfabeti e digiuni di filosofia e speculazioni di qualsiasi tipo.
Schaw decise di istruirli ad un particolare rituale di sua invenzione,
gettando così le basi della cosiddetta Massoneria Operativa. Un rituale
esclusivo, non scritto ma solamente orale, che conteneva anche
insegnamenti filosofici, alchemici, gnostici, esoterici. Le prime
regole furono dettate nella Loggia dei muratori di Edimburgo nel 1598 e
diffuse a tutte le Logge di Scozia. Il rituale doveva essere
imparato esclusivamente a memoria e per mezzo della cosiddetta "Arte
della Memoria", diffusissima durante il Rinascimento. Ovvero quella
particolare pratica avente origine nell'Antica Grecia, che permetteva
agli eruditi di imparare interi volumi a memoria immaginandosi un grande
edificio fatto di molte stanze e corridoi. Ad ogni stanza, da
immaginarsi il più particolareggiata possibile, corrispondeva un
periodo del volume da ripetere a memoria. Tecnica che,
verosimilmente, Schaw insegnò ai suoi muratori ignoranti ed analfabeti. Sarà
poi nel XVIII secolo che si passerà dalla Massoneria Operativa a quella
Speculativa, con l'iniziazione in Massoneria di non muratori, bensì di
appartenenti all'aristocrazia, al clero ed alla borghesia. E così, via
via, dalla Gran Bretagna, essa si diffonderà in Francia ed in tutta
Europa, incontrando subito l'avversione della Chiesa cattolica, la quale
non poteva sopportare che potesse esistere
un'associazione a lei concorrente in campo spirituale, in particolare
un'associazione senza dogmi ed unicamente fondata sulla filosofia e le
speculazioni umane. I primi massonofobi, dunque, saranno i cattolici.
Nel corso della Storia essi saranno affiancati da comunisti, nazisti e
fascisti: il totalitarismo non poteva sopportare la libertà di pensiero. La
terza parte di "Cagliostro il Mago Massone" è ampiamente dedicata alla
Massoneria elaborata da Cagliostro, ovvero quella di Rito Egizio, dotata
di profondissimi insegnamenti spirituali. Per la prima volta, peraltro,
viene riportato interamente il rituale originale scritto da Cagliostro:
composto da Statuti e Regolamenti, Preparazione della Loggia e
Catechismi e conservato attualmente in originale presso il Museo della
Gran Loggia di Scozia. Infile, gli autori, dedicheranno un intero
capitolo di commento al rituale stesso, ricco di simbolismo e
significato. Chi ama ed ha amato Cagliostro non può
dunque non leggere ed appassionarsi a "Cagliostro il Mago Massone". Un
libro di cui sentivamo tutti l'esigenza per riportare alla luce uno fra i
più grandi massoni e mistici che la Storia abbia mai conosciuto.
 Luca
Bagatin
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