30 luglio 2015
Mattarella (sedicente) massone e dintorni: come il complottismo gossipparo e la massonofobia rafforzano il Potere da sempre
Parecchi cosiddetti “organi di
informazione” (leggi “organi di deformazione”), pur di vendere
copie e ricercare un sensazionalismo effimero che, peraltro,
avvantaggia solamente le élite al potere, tirano in ballo le solite
assurdità relative ad una presunta massoneria deviata.
Lo fecero già con il falso scaldalo
P2, che vide peraltro assolti tutti i componenti della Loggia
Propaganda nr. 2 – per nulla deviata né segreta – da qualsiasi
nefandezza ad essi attribuita (ed attribuibile, diversamente, al
mondo politico ed economico, che nel frattempo è gravemente
peggiorato).
Oggi lo fanno parlando di un Mattarella
ospite di una sedicente loggia massonica. Ovviamente deviata. Sic !
Ora, per costituire una qualsiasi
associazione, abbia essa il nome “massonica” o “bocciofila”,
è sufficiente andare da un notaio e costituirla. Detto ciò, la
Massoneria è un'altra cosa e, per chi avrà la pazienza di studiarne
i rituali d'iniziazione, il carattere spirituale ed esoterico della
medesima, avrà la possibilità di comprenderla meglio. E di
comprendere che, se vuoi far carriera, faresti meglio a costituire un
partito, un'azienda, una rete d'affari che gestisca “la roba”
(tanto per citare Ernesto Rossi).
Taluni giornalisti in cerca di
notorietà e taluni politicanti o aspiranti tali, invece,
preferiscono ignorare tutto ciò e utilizzano il nome Massoneria per
coprire la verità. Preferiscono non dire, ad esempio, che il
problema è il sistema economico capitalistico e bancario ed il
sistema politico odierno che sfrutta i cittadini ed i popoli, specie
i popoli del Terzo Mondo. Un sistema che non funziona ed è dannoso,
oltre che criminale.
La Massoneria, Istituzione antichissima
fondata da Muratori Operativi sulla base delle conoscenze gnostiche,
esoteriche e misteriosofiche dell'Antico Egitto e dell'Antica Grecia
e successivamente costituita da filantropi, alchimisti e
rivoluzionari sociali, diversamente, è una scuola che fornisce un
rigoroso metodo di elevazione morale i cui scopi - come enunciato dal
conte Alessandro di Cagliostro – sono tre: Fratellanza dell'umanità
senza distinzioni; Uguaglianza fra tutti i cittadini ed i popoli;
Libertà dai dogmi e da ogni tipo di catena, oppressione, sia essa
morale o sociale.
Detto ciò è assai improbabile che i
signori del Fondo Monetario Internazionale siano massoni e così i
tanti mafiosetti di casa nostra e altrui, le tante mentalità mafiose
che albergano le nostre città. Roma in primis, la quale ha
dimenticato ogni ideale Risorgimentale ed alla quale andrebbe tolto
il titolo di Capitale d'Italia.
Ma fa comodo a molti far credere il
contrario. Fa comodo non rammentare che massoni furono non già ricchi banchieri come Mario Draghi, bensì grandi
idealisti e condottieri quali George Washington, Simon Bolivar, José
de San Martin, Giuseppe Gaibaldi, Ernesto Che Guevara, Juan Domingo
Peron (quest'ultimo componente della Loggia Propaganda nr. 2),
Salvador Allende e molti altri che, specie nel mondo latino, hanno
lottato e lottano ancora per l'emancipazione dei popoli e per la loro
elevazione morale, sociale e culturale.
Fa comodo, ma tali informazioni vanno
diffuse con sempre maggior frequenza (anche perché spesso
censurate), perché la massonofobia è una forma di discriminazione
antica che, ancora una volta, serve da copertura ai troppi che
siedono ai vertici del Potere. Così come ieri serviva al Trono ed
all'Altare per le medesime ragioni.
 Luca Bagatin
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9 agosto 2014
Dieci anni di www.lucabagatin.ilcannocchiale.it
Sono ormai dieci.
La vita di un ragazzino di dieci anni.
Questo blog, in effetti, è per me
quasi come un ragazzino. E' il mio ragazzino, il figlio che temo non
avrò mai. Ma vabè, lasciamo stare i discorsi tristi, ovvero le
previsioni azzardate, per passare a quelli faceti.
Che cos'è accaduto in dieci anni ?
Prima di tutto sono passato dall'avere
25 anni ad averne 35. Sono diventato, insomma, maggiorenne e più che
vaccinato.
In seconda battuta questo blog è
diventato o quantomeno mi auguro che sia diventato la bandiera
(rossa, con ventisei cuori attorno e l'effige di Anita Garibaldi al
centro, mi raccomando !) di tutti coloro i quali amano vedere le cose
da punti di vista differenti rispetto alla massa. Amano approfondire
ed andare oltre le apparenze. Amano la cultura e l'intelligenza,
ovvero odiano l'ipocrisia e, tutto sommato, anche la tecnologia
dilagante senz'anima.
Ora, è vero, un blog necessita di
tecnologia per vivere. Purtuttavia non necessita di essere connessi
24 ore su 24. Io, ad esempio, non lo sono. Non ho tablet o smartphone
o come cappero si chiamano quegli aggeggi che tolgono sempre più
tempo alla comunicazione verbale.
La comunicazione. E' l'aspetto che ho
sempre ricercato attraverso il mondo dei blog.
La comunicazione è importante, ma non
lo è la comunicaZZone. La comunicaZZone è quella degli
(a)socialnetwork che, di fatto, è una non-comunicazione. E' un modo
per farvi credere che avete milioni di amici - costantemente connessi
– che vi seguono e che voi seguite...in una spirale di
pseudo-amicizia virtuale senza alcuna virtù.
Quel fottuto Zukerberg - grande censore
dei nudi femminili - ci fa i soldi con i vostri clik ! E a me fa
letteralmente vomitare.
In dieci anni di blog un qualche sfogo
contro uno sfigatello che si crede un re, avviluppato nel sistema di
quei beoti incolti degli WASP, ci vuole no ?
Ah come sei lontano Jack (Kerouac) ! Ah
come sei lontano Allen (Ginsberg) ! Ah, come ci vorrebbero i tuoi
colpi di arma da fuoco, caro Bill (Burroughs) contro questi imbecilli
della CocaCola ove tutto si mangia e si vende. Anima compresa.
Credo a chi l'anima non l'ha mai
venduta, ovvero la possiede ancora. Che vi volete fare !
Sapete perché non prendo posizione nei
conflitti internazionali ? Perché è tutta una questione di soldi. E
i soldi - benché siano importanti (ma mai quanto la comunicazione !)
- hanno accecato l'individuo. Lo hanno riportato allo stato barbarico
(gli WASP ne hanno peraltro le origini...) e lo hanno privato di ogni
forma d'amore.
Vabè, lasciamo perdere ancora una
volta i discorsi pensosi e vediamo di festeggiare questi dieci anni
ricordando le cose belle.
Su questo blog mi sono innamorato
diverse volte. Una volta mi ci sono anche fidanzato, con una blogger
del Cannocchiale. Ancora la rimpiango, ma vabè. Una volta, tempo
dopo intendo, ho provato un sentimento simile, leggendo le pagine di
un blog. L'amore può anche essere platonico. Fa meno male alla
salute e quanto a profondità posso assicurare che, da parte mia, non
è da meno. L'amore è sempre amore e l'amore è tale se è libertà.
Ho pubblicato due libri - "Universo Massonico" e "Ritratti di Donna" - avvalendomi
degli articoli che ho pubblicato su questo blog, attraverso il materiale che ho raccolto in dieci anni di studi
e ricerche su Massoneria e universo femminile.
Massoneria e donne sono sempre stati i
due punti cardine dei miei interessi, sin da bambino.
Mi raccontavano che, da bambino, quando
vedevo una bella donna – a Roma – le gridavo : “A bbonaaaa !”.
Eh già, ero un bambino precoce.
Le donne le ho sempre amate, nel senso
che, per me, hanno sempre rappresentato un grande mistero da
scroprire. In tutti i sensi. Da amare. In tutti i sensi. Da perderci
la testa. Ed anche i sensi.
In realtà sono pochissime le donne che
da tempo catturano la mia attenzione. Quelle poche, però, mi
piacerebbe sposarle. Mi limito invece a scriverne e, soprattutto, a
pensarle, ad immaginarle, così come immagino un universo diverso.
Più pulito e luminoso.
Sono un utopico utopista, questo è il
mio biglietto da visita da dieci anni. Questo è il biglietto da
visita di questo blog, attraverso il quale ho condotto diverse
battaglie (per una sessualità libera, per il diritto alla morte, per
i diritti dei disabili, per un'economia ed una politica diverse,
incentrate sul cittadino, l'individuo, l'amore per gli animali, per
l'arte, per la natura, per la cultura libera dai condizionamenti)
anche con il contributo di personalità interessanti: parlo di Peter
Boom, teorico della Pansessualità, parlo di Ilona Staller
Cicciolina, parlo di Debdeashakti e di tutte le persone che hanno
creduto in me quali il prof. Luigi Pruneti, il prof. Aldo A. Mola
(che in una dedica ad suo saggio mi ha definito “Capitano
coraggioso”) e non ultimo Francesco Serra di Cassano, al quale non
posso dimenticare di fare una dedica speciale e con il quale desidero
iniziare una collaborazione culturale nei mesi avvenire.
Sulle pagine di questo blog - che ho
visto riconosciute anche in numerose voci e citazioni di Wikipedia -
ho dato voce e scritto di aspetti che la Storia ufficiale, la
controinformazione dei media e della stampa tradizionale, hanno
spesso oscurato. Ho parlato di Pier Carpi, di Randolfo Pacciardi, di Edgardo Sogno, della criminale famiglia
Kennedy, ho raccontato la vera storia della Loggia Propaganda nr. 2 e
di Licio Gelli, ho raccontato di Riccardo Schicchi, di Mauro Biuzzi, di Moana Pozzi e
della vera storia del Partito dell'Amore e, prima ancora, di Diva
Futura; ho parlato di Simon Bolivar e di una nuova società fondata
sull'Amore, attraverso la fondazione del non-movimento (anti)politico
e (contro)culturale “Amore e Libertà” (www.amoreeliberta.altervista.org; www.amoreeliberta.blogspot.it), ovvero dell'unico vero
partito italiano in stile Ottocentesco (ovvero inteso come nucleo
d'azione, di progetti, di teorie e di pratica politica).
Ho scritto poesie, riflessioni,
pensieri personali, raccontandovi anche la parte più crepuscolare
della mia anima che, forse, non è così diversa dalla vostra.
Ho parlato molto di Massoneria e ho
voluto dimostrare che essa non è altro che una grande istituzione per il
miglioramento morale ed intellettuale dell'individuo alla ricerca di una libertà e
di una fratellanza possibile e necessaria. Perché è la ricerca che
muove il mondo. Non il danaro, non i fottuti giornalisti in cerca di
scoop gossippari o fantomatici golpe o complotti mai esistiti.
Ho parlato della FED e della necessità
del ritorno al sistema aureo. E a come i signori dei governi e
dell'economia ci stanno fottendo alla grande. Ovvero del perché è
necessario un ritorno all'Eden, ad un Paradiso Terrestre guidato da
una coscienza superiore, che è la nostra potenziale Anima Divina.
Tutto il resto, cari miei, sono solo
cazzate.
Vedrò di proseguire nella mia opera e
di non deludervi. Proseguendo sul Cannocchiale, nonostante i tanti
problemi tecnici della piattaforma non risolti e nonostante mi dicano
(dalla regia) che la piattaforma è “vecchiotta”.
Amo il vintage e me ne fotto del resto.
Un abbraccio a tutti voi. E un bacio a
due donne in particolare.
 Luca Bagatin
Numero di visite di questo blog al 9 agosto 2014: 4.784.040 (quattromilionisettecentottantaquattrozeroquaranta) mica calzettoni !
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27 novembre 2013
Lettera aperta di Luca Bagatin alla giornalista de "Il Fatto Quotidiano" Antonella Beccaria a proposito del suo libro "I segreti della Massoneria in Italia"
Gentile Antonella, ma perché esistono giornalisti che se la prendono ancora con la Massoneria, senza conoscerla a fondo, ovvero senza averla studiata ed approfondita per anni ? Ma
perché ancora si scrive che essa è "l'organizzazione più potente del
mondo o d'Europa", quando invece l'unico potere e segreto che detiene è
relativo alle conoscenze gnostiche che essa tramanda da millenni, nel
silenzio della meditazione dei suoi componenti riuniti nelle Logge ? Ma
perché ancora si scrive che la P2 (o, meglio, la Loggia Propaganda nr.
2) fu una loggia deviata e/o eversiva, quando sentenze passate in
giudicato hanno stabilito il contrario ed assolto tutti i suoi
componenti ? Ma perché lei
riporta nel suo libro "I segreti della Massoneria in Italia" (Newton Compton Editori) almeno tre
imprecisioni (che ho avuto modo di osservare solo sfogliando il
libro, per pochi secondi) ovvero: 1)
a proposito della Gran Loggia d'Italia degli ALAM lei dice che nel 1987
essa subì una trasformazione, nel 1987, a causa del Gran Maestro Renzo Canova. Le cose non stanno affatto così: Canova, nel 1987, divenne semplicemente Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d'Italia. Nel 2003, fu espulso dalla medesima Obbedienza in quanto fondò un'altra
Obbedienza massonica. Che non è esattamente ciò che lei ha scritto, direi. 2) a proposito del grado dell'ex Gran
Maestro Canova lei parla di un non meglio precisato "sovrano DEL gran
commendatore", quando il realtà la dicitura esatta è Sovrano Gran
Commendatore Gran Maestro. 3) A proposito della Gran Loggia
Femminile d'Italia lei storpia ben due nomi: le fondatrici
Marisa e Franca Bettoja (peraltro cogliamo l'occasione per ricordare che trattavasi, rispettivamente, di suocera e moglie del
compianto attore Ugo Tognazzi, aspetto non trascurabile), le ha trasformate in Marisa e Franca BETTOLA. E l'ex Gran Maestra Lia Bronzi Doati - pioniera della Massoneria al femminile, peraltro - è stata trasformata in Lia BONZI Donati. Oltretutto, fra la bibliografia del suo saggio non vedo riportato il saggio "Donne e Massoneria in Italia", della professoressa Francesca Vigni (unico saggio italiano sull'argomento). Se l'avesse consultato avrebbe evitato queste grossolane imprecisioni, non crede ? Inoltre, nel suo saggio (l'ho notato dall'indice dei nomi), lei non cita mai il prof. Aldo A. Mola, che è il massimo storico della Massoneria in Italia, perché ?
Sono quesiti che mi pongo e che mi inquetano molto. Mi lasciano perplesso e un po' mi fanno paura.
Mi inqueta pensare che i massoni ieri ed oggi siano ancora bersaglio facile, come è avvenuto ed avviene nei regimi totalitari. Mi inquieta pensare che non si vogliano ricercare fonti vere, autentiche, pure, relativamente alla Massoneria e non solo.
Se lo vorrà, se avrà il piacere di documentarsi, la invito a leggere il mio saggio "Universo Massonico", edito da Bastogi di recente.
Non
lo scrivo tanto perché il saggio è mio, quanto piuttosto perché in esso
cito una grande quantità di fonti e di riferimenti a saggi, volumi e
persone (che ho avuto spesso il piacere di conoscere ed intervistare personalmente), dimenticati o non letti o perduti fra i meandri della
memoria. O, peggio, volutamente occultati dall'intellighenzia
(in)culturale italiana e dal Potere. Quello vero, che ha sempre
combattuto il libero pensiero e, nell'ambito di tale corrente, la
Massoneria. Cordialmente,  Luca Bagatin
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2 ottobre 2009
Chi ha paura di Santoro e Travaglio ?
 
Santoro, Travaglio...ancora polemiche
vuote e inutili. Che Santoro e Travaglio siano giornalisti faziosi
lo si sa da un decennio abbondante. Che la RAI non sia servizio
pubblico, bensì un carrozzone di Stato da privatizzare, lo si sa
altrettanto bene. Nulla di nuovo sul fronte italocatodico al quale
possiamo anche aggiungere Bruno Vespa e le sue puntate
gossippar-clericali. Tutta roba che non interessa più, nè
all'italiano medio nè all'italiano colto, che preferisce guardarsi
una fiction divertente (e ben più edificante) come Don Matteo oppure
rivolgersi alla programmazione satellitare o magari fare altro come
andare sul web o leggersi un buon libro (il che sarebbe ancora
meglio). Gli ascolti calano anche perché i discorsi sono sempre
gli stessi: triti e ritriti. Pro e/o contro Berlusconi. Nessuna
proposta, nessuna boutade che sia intelligente e/o
originale. Programmi che andrebbero chiusi non per ledere la
libertà di stampa, ma perché non interessano più a nessuno, ovvero
non offrono al pubblico alcuna riflessione che vada al di là della
banalità mediata e mediatica. E dunque mediocre. Ed è
sconcertante davvero che ancora si polemizzi sul mandare in onda o
meno Santoro, con o senza Travaglio, con o senza Vauro. Ma,
francamente, chissenefrega ! Lasciate che parlino, che dicano la
loro. Tanto alla fine il moralismo non ha mai pagato alla lunga in
questo nostro pur triste Paese. La libertà di stampa, ad ogni
modo, è altro. E non è certamente in pericolo qui da noi. In
pericolo sono ben altre libertà di cui peraltro pochissimi parlano:
quella di cura (con i sempre minori fondi alla ricerca scientifica e
con una ricerca scientifica sempre più limitata dai diktat
vaticani); quella di vita o di morte a seconda della propria
coscienza; quella di fumarsi una canna oppure no; quella di essere
riconosciuti come famiglia se si convive con una persona in un pieno rapporto affettivo indipendentemente dal sesso della stessa;
quella di andare a prostitute o a prostituti senza incorrere in
sanzioni ed anzi, pagando le opportune imposte e con controlli
sanitari adeguati. Queste alcune delle libertà civili e di
coscienza negate all'individuo in questo Paese. Di questo i vari
Santoro o Travaglio non parlano. A loro non interessa. Mi chiedo
invece perché a noi dovrebbero interessare codesti signori e le cose
che dicono da anni e che accrescono unicamente la loro popolarità ed
il loro portafoglio. Tutto ovviamente "offerto" dal
"servizio pubblico". Ovvero dalle nostre tasche.
 Luca Bagatin
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19 settembre 2009
Slavoj Zizek a Pordenonelegge: un filosofo marxista che non ci convince punto. E a capo
Ammetto spudoratamente: non lo conoscevo né ne avevo mai sentito parlare. Sarò anche un ignorante, ma non meno curioso.
Infondo se una cosa non la conosci, questa stessa, ti spinge ad approfondire. E senza pregiudizio alcuno.
E così mi sono recato alla conferenza stampa-incontro tenutasi a
Pordenone nell'ambito di Pordenonelegge - ormai nota manifestazione
letteraria - con Slavoj Zizek, che scopro essere filosofo e
psicanalista (lacaniano) sloveno. Fra l'altro pare anche essere "fra
protagonisti indiscussi del panorama filosofico internazionale" (così
recita la brochure di Pordenonelegge).
Ora, sin da subito mi lascia perplesso: inizia a parlare di Berlusconi.
Afferma che è il simbolo di un fenomeno globale da non sottovalutare.
Quello di un grande vuoto morale iniziato in Argentina con Carlos Menem
e proseguito poi con Reagan che si prendeva in giro da solo e parlava
senza vergogna (sì, ma di che ?).
Sostanzialmente Zizek afferma che "non c'è più dignità nei governanti d'oggi" (sì, va bene, ma il punto qual è ?).
E qui attacca a parlare della "destra" (sì, ma, quale ?) che ha
"ribaltato le buone maniere", che ha assunto una sorta di lunguaggio
"sessantottesco" (?!?). Mentre la "sinistra" (a ri-quale ?) dovrebbe
fare più attenzione al "decoro".
Zizek versione Marco Travaglio ?, mi sono chiesto...
Un giornalista gli pone un'ottima domanda sulla sua visione della
Religione. Zizek risponde che si definisce un "materialista cristiano",
ovvero un ateo che purtuttavia crede nel cristianesimo comunitario,
egalitario (magari, aggiungiamo noi, pure messianico....quello che
porta agli "ismi"). La sua critica alla Chiesa è dunque rivolta al
fatto che essa non riesce ad affrontare la questione di costituirsi
quale "comunità non gerarchica.....come invece fece il Partito
Comunista" (e qui strabuzzo gli occhi !!!).
Prendo dunque la parola. L'occasione è troppo ghiotta per porgli la
domanda fatidica: "Mi sembra di capire che lei sia un marxista. Ma il
marxismo non è quell'ideologia totalitaria che ha mietuto e continua a
mietere milioni di morti in tutto il mondo ?"
Mi sorride, un po' imbarazzato, poi risponde: "Beh, se volete risposte
brevi è meglio mi facciate domande più stupide e meno complesse di
quella che mi ha posto il signore qui presente" (uno a zero per me,
dunque !).
Gentilmente passa a rispondermi con un lungo discorso che tenterò di riassumere.
Afferma che si può ancora imparare molto da Karl Marx. Che la
Rivoluzione d'Ottobre fu una cospirazione anarchica dalla quale lui
preferisce prendere le distanze, così come dallo stesso pensiero
anarchico.
Si dice marxista, ma un marxista che cerca di andare alla radice della
questione, dell'ideologia. E che una critica seria al marxismo la
possono fare solo i marxisti, i quali hanno la base
ideologico-culturale per poterlo fare (ordunque, noi sfigati
liberaldemocratici, meglio che stiamo zitti....).
Slavoj Zizek prosegue affermando che uno dei compiti della "sinistra"
(e ora comprendiamo di quale sinistra egli parli: quella comunista di
matrice marxista) è proprio quello di analizzare e criticare il
fenomeno staliniano e comunista.
Zizek dice che il 99% della sinistra tende purtroppo (per lui, non
certo per noi !) ad accettare passivamente il capitalismo democratico
liberale che, a parer suo, è un sistema iniquo che non potrà mai
risolvere i "vari antagonismi" (così li definisce), come il problema
ecologico, quello del razzismo e della biogenetica.
Conclude affermando che "bisogna reinventarsi qualche cosa", per
opporsi al "capitalismo autoritario" che ha prodotto la Russia di Putin
e la Cina (che però - vorremmo fargli notare - sono prodotti diretti
del marxismo....e non certo della democrazia liberale !) che sono un
pericolo per la democrazia (come lo furono l'Urss prima e la Cina di
Mao, vorremmo nuovamente fargli notare).
Zizek stigmatizza il fatto di essere definito "mago del marxismo" in
quanto "non ha tutte le risposte" (ah....non ce n'eravamo mica accorti
!), ma ha comunque una visione apocalittica.
La visione apocalittica, dopo averlo sentito, l'abbiamo un tantinello
noi. Ma non certo per il presente ed il futuro che necessitano di
essere governati con gli unici strumenti possibili: la libertà e la
democrazia.
Un filosofo e psicanalista che ci ripropone la vecchia lezione marxista
della Storia, ritenendo di attualizzarla, ci lascia letteralmente
basiti ed attoniti soprattutto alla luce di argomentazioni che -
obiettivamente - sembrano latitare alquanto. Leggeremo i suoi saggi, ma riteniamo che la lezione liberale, antidogmatica, antimessianica ed antitotalitaria di Mazzini, Toqueville e Stuart Mill sia di gran lunga più stimolante, attuale e soprattutto utile ad una "Società Aperta".

Luca Bagatin
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