La massoneria non cerca il potete politico (intervista di Lanfranco Palazzolo)
Intervista a Luca Bagatin
Voce Repubblicana, 10 aprile 2013
di Lanfranco Palazzolo
La massoneria è indipendente rispetto ad
ogni potere politico. Lo ha detto alla “Voce” Luca Bagatin, autore di “Universo
massonico” (Bastogi), libro che
ripercorre la storia della massoneria. Il libro si avvale della prefazione del
Gran Maestro Luigi Pruneti.
Luca Bagatin, come è nata l’idea di
questo libro? Ritiene che la massoneria sia stata la principale artefice del nostro
processo unitario?
“Ho
cominciato ad interessarmi di massoneria sin da giovanissimo. Sono sempre
rimasto attratto dall’aspetto simbolico della massoneria. Molti commettono un errore quando ritengono
che la massoneria sia qualcosa di segreto ”. In realtà, la massoneria è
un’istituzione segreta. Una sorta di religione laica che si occupa di
migliorare la coscienza dell’individuo. Per quanto riguarda la massoneria e il
processo unitario italiano, credo che nel nostro paese sia accaduto quello che
è avvenuto nella seconda metà del XVIII secolo negli Stati Uniti, dove alcuni
esponenti della massoneria hanno partecipato al processo di emancipazione
nazionale. C’è stata una massoneria vicina alla monarchia e una, di rito
scozzese, più vicini agli ideali repubblicani. Rispetto alle Chiese i massoni
non fanno proselitismo. Sono i singoli individui che hanno la vocazione agli
ideali massonici. La diceria che vede la massoneria come un’organizzazione
segreta nasce proprio con il Risorgimento visto che molte delle organizzazioni
patriottiche erano fuori-legge e quindi nascoste”.
Perché si è concentrato sugli aspetti
della vita massonica più lontana dai rapporti con il potere politico?
“La
massoneria non ha mai fatto politica. Io ho fatto un excursus che parte dalle
origini della massoneria, che sono precedenti alla nascita ufficiale della
massoneria nel 1717. I primi massoni erano dei muratori operativi che
costruivano le cattedrali attraverso i maestri costruttori che avevano attinto
dagli studi degli antichi greci e degli antichi egizi. C’è tutta una tradizione
millenaria di pensiero gnostico, rituale massonico. Nel 1717 questa tradizione
è diventata massoneria speculativa che ha accettato alchimisti, filosofi e
professionisti”.
Ma come viene trattato il rapporto tra
massoneria e politica?
“Nel
libro sono stato costretto a parlarne anche a causa del falso scandalo della
P2, che ha portato alla gogna molte persone che facevano parte della
massoneria, ma che non avevano cospirato contro lo Stato”.
I partiti disprezzano la massoneria? Nel
Pd era scoppiata una grossa polemica su questo argomento.
“Non
è successo solo nel Pd. Anche AN aveva una norma che vietava l’iscrizione alla
massoneria. E’ un odio trasversale che ha toccato tutti i partiti.
L’indipendenza della massoneria ha fatto concorrenza all’ortodossia cristiana e
dal potere statuale come la monarchia”.