27 gennaio 2010
LA MEMORIA E LE MEMORIE. Per non dimenticare. Mai.
Per non dimenticare.
Mai.
L.B.
La Memoria e le Memorie di Luca Bagatin da "L'Opinione delle Libertà" del 01/01/2008
Il 27 gennaio di ogni anno si commemorano le vittime della barbarie
nazifascista ed è stata scelta proprio questa data in quanto il 27
gennaio 1945, con l'entrata delle truppe sovietiche ad Auschwitz, si
scoprì per la prima volta l'esistenza in Germania di campi di sterminio
di massa.
E' una triste storia quella dei campi di sterminio di massa. Una storia
che ha visto uniti nazisti, fascisti e comunisti: ieri come oggi.
Ieri con i campi di concentramento disclocati in tutto il Terzo Reich
per eliminare e disumanizzare: ebrei, dissidenti politici, zingari,
omosessuali, testimoni di geova; ieri con i gulag sovietici che
mieterono 80 milioni di vittime in tutta l'Asia ed oggi ancora con le
barbarie commesse in Cina, a Cuba ed in tutti i Paesi ove regna
l'orrore marxista leninista che vuole imporre una "società perfetta e senza classi".
Ma, come dimenticare le vittime del Potere di Santa Romana Ecclesia perpetrato per tutto il Medioevo sino all'800 per eliminare e "redimere" i cosiddetti "eretici":
catari, templari, gnostici, liberi pensatori, scienziati: condannati a
torture paragonabili alla ferocia dei nazisti ed il tutto in quanto "eretici",
ovvero avevano scelto strade diverse rispetto al dogma ed al
monolitismo della Chiesa cattolica che ha sempre imposto le sue
astrusità financo contrarie al Verbo di quel Gesù detto il Cristo che
afferma di rappresentare per mezzo di un uomo che siede nel trono
papale ornato riccamente ed al quale financo il Parlamento italiano da
ascolto !
E dell'Islam fondamentalista ne vogliamo parlare ?
Tutte le religioni e le chiese istituzionalizzate (comprese le
ideologie politiche totalitarie come nazismo, fascismo e comunismo che
sono delle vere e proprie fedi messianiche) sono foriere di barbarie e
di annientamento delle coscienze individuali.
Esse impongono i loro astrusi credi alle masse al fine di soggiogarle e
di far loro un vero e proprio lavaggio della mente. Le svuotano dalla
loro individualità, le fanno sentire partecipi di gloriosi progetti
universali che porteranno il Mondo ad essere migliore ! E il tutto per
mantenere saldo il potere dei pochi a danno dell'umanità intera
perpetrando violenze, sopraffazioni, indebite ingerenze nelle vite
financo private dei cittadini.
Così sono sorte le ideologie messianiche che hanno preso alla lettera
il Verbo dei loro profeti e lo hanno strumentalizzato annientando tutti
gli eventuali oppositori interni ed esterni.
Nel caso del marxismo, Marx stesso fu il fondatore di una Chiesa antiumanitaria che, come aveva predetto Giuseppe Mazzini nel suo "Discorsi sulla democrazia in Europa", avrebbe asservito un popolo agli interessi di uno Stato schiavista, livellatore e avido.
Altro che società perfette e in armonia !
Le società perfette non sono che illusioni di menti limitate o precisi disegni di menti criminali.
La società è fatta di individui. Questo basta. Ogni individuo ha una
sua mente, una sua coscienza, una sua individualissima creatività e
proprio attraverso questa ed il suo libero arbitrio può decidere quel
che sarà di lui.
E non c'è Stato, Chiesa, dogma, ideologia che può renderlo schiavo pena l'annientamento del suo essere "persona", donna o uomo che sia.
E' per questo che oggi, che sia il 27 gennaio o meno, ogni sincero
democratico, ogni sincero liberale, ogni sincero individuo pensante non
può non ricordare il passato dei suoi avi barbaramente massacrati. Di
suoi pari in quanto persone.
E non può quindi non continuare a battersi contro il nuovo fascismo, il
nuovo comunismo, il nuovo clericalismo di ogni credo religioso.
Nei fatti non vi è nulla di "nuovo".
Cambiano i nomi, i presunti "leader", i simboli forse, ma per il resto
i disegni di queste ideologie totalitarie e messianiche sono gli
stessi: fame di Potere e Dominio (specie delle menti e delle coscienze)
e desiderio ultimo di raggiungere (impossibili e improbabili) società "perfette" e livellatrici di orwelliana memoria.
 
|