16 giugno 2008
Renato Brunetta ha scoperto l'acqua calda !
"Ho scoperto l'acqua calda !", così ha esordito venerdì 13 giugno
scorso il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione
Renato Brunetta nella gremita Sala della Regione di Via Roma a
Pordenone, presentatosi in abbigliamento sportivissimo con camicia a
righe rosse e giubbino smanicato bianco. "Ho fatto pubblicare i dati
sui tassi di assenteismo sul sito web del mio Ministero e presto farò
pubblicare anche i dati relativi ai permessi sindacali dei miei
dipendenti". Trasparenza. Questa la parola d'ordine del Ministro che
ha chiesto anche agli altri suoi colleghi di Governo di fare
altrettanto ma, per ora, come egli stesso ammette, hanno fatto orecchie
da mercante. Renato Brunetta, già economista di scuola liberale e già a suo tempo vicino al Psi di Bettino Craxi, va avanti per la sua
strada: legittimo
prendere permessi nella pubblica amministrazione, purché i cittadini ne siano informati e possano controllarne l'attività ! Puro buonsenso
, pressoché mai introdotto nei governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni. Il
Ministro ne ha anche per la Sinistra Arcobaleno di cui un gruppetto di
6-7 persone volantinava al di fuori della sala citando un articolo del
giorno prima de "Il Piccolo" di Trieste che aveva pubblicato dei dati
sull'assenteismo dello stesso Brunetta al Parlamento Europeo quando era
deputato. "Questo volantino è merda !", ha tuonato senza mezzi
termini Brunetta, piccato, informando i volantinatori e tutta la platea
che quei dati sono fasulli al punto che lo stesso "Il Piccolo" ha
pubblicato la smentita lo stesso venerdì 13, confermando i dati
ufficiali che attestano le sue presenze fra il 60 ed il 70 %. "E'
necessario premiare i migliori e punire i furbi ed i fannulloni, magari
a partire dal licenziamento di coloro i quali nel settore pubblico
presentano certificati medici fasulli. E punire i medici stessi che si
prestano a tale truffa", questa la linea del Ministro
dell'Innovazione il quale prospetta anche che l'attuale Governo farà di
tutto per ridurre la spesa pubblica cominciando con l'abolizione delle
comunità montane e con la riduzione del numero delle Provincie. E
poi si spinge oltre: "Entro i prossimi 3 anni arriveremo a coprire con
la banda larga tutta l'Italia e a semplificare i bilanci dei Comuni
sotto i 3000 abitanti mediante l'introduzione di una modulistica
semplificata". E ancora, il Ministro Brunetta, ha parlato della
riforma federale dello Stato che prevede che ciascuna Regione italiana
trattenga al suo interno l'80% della ricchezza prodotta. Il che
significherebbe maggiore responsabilità nella spesa pubblica. Diversamente si
può arrivare anche al commissariamento della regione stessa. E termina parlando di un ambito non di sua competenza ministeriale, ma che lo ha sempre appassionato: quello del lavoro. "E'
vergognoso che in Italia vi siano pochissimi ispettori del lavoro"
utili tanto per i controlli sulla sicurezza che sulla trasparenza dei
contratti. Ricorda come anni fa proponeva di spostare gli impiegati dal
settore del collocamento del lavoro, ormai abolito, a funzioni di
ispettorato, ma incontrò la totale opposizione dei sindacati. Renato
Brunetta, ad ogni modo, non è disposto a lasciarsi intimidire e almeno
nella Pubblica Amministrazione farà di tutto per rivoluzionarla, in
quanto, sottolinea: "I servizi pubblici sono di tutto vantaggio dei
ceti più deboli e meno abbienti". Un Renato Brunetta che parla come un uomo di sinistra e da rivoluzionario, almeno nella definizione classica del termine. Un
Ministro che darà certamente filo da torcere ma, a giudicare
dall'ovazione tributatagli dalla platea pordenonese e dai sondaggi,
destinato a diventare sempre più popolare.

Luca Bagatin
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