12 febbraio 2013
Ilona Staller Cicciolina: una vita sofferta alla ricerca dei propri sogni, dell'amore e della libertà. Per sè e per gli altri.
Elena Ilona Anna Staller, in arte
Cicciolina.
Una fra le più celebri e più pagate
pornodive al mondo. Ungherese di nascita ed italiana di adozione. Una
vita che è più di un'avventura. A tratti drammatica, a tratti
emozionante, a tratti commovente. Chi conosce bene Ilona sa che la
sua è ed è stata una vita alla ricerca di sogni da vivere e
realizzare. Sogni spesso infranti dalla violenza e dalla stupidità
altrui. Ilona nasce a Budapest nel 1951, in piena Guerra Fredda e
con l'Ungheria sotto il controllo comunista sovietico. Ilona nasce in
una famiglia poverissima, nel quartiere periferico Kobanya, in un
palazzo-dormitorio umido e senza luce. Suo padre, Laszlo Staller,
è un donnaiolo infedele, mentre la madre - anche lei di
nome Ilona - cresce lei e i suoi fratelli Valeria, Laszlo e Attila,
nel migliore dei modi, senza far loro mancare nulla, ma con il sogno
di abbandonare la miseria e la mancanza di libertà del regime
comunista ungherese. Con il secondo marito, Ignac Magyari, la
madre di Ilona ed i suoi fratelli, trovano una certe stabilità e
tentano tentano persino la fuga nell'Occidente democratico, ma senza
successo. Vivono persino i terribili momenti della Rivoluzione
d'Ungheria del 1956, con le vie di Budapest zeppe di cadaveri causate
dai carri armati sovietici, i quali sopprimono ben presto i
rivoltosi. Ilona aveva solo 5 anni allora, ma quei momenti di terrore
- stretta fra i suoi fratellini ed alla ricerca dispetata di cibo –
li ha ben impressi ancora oggi nella sua mente. Nel '57 tentarono
la fuga, passando in Jugolsavia, ma saranno presto rispediti a
casa. Crescendo, Ilona, diventerà un'avvenente ragazza bionda con
gli occhi azzurri. Inizierà a lavorare come cameriera in un albergo,
sfruttata e costretta a sfacchinare dalla mattina alla sera. Sarà
qui, ad ogni modo, che il servizio segreto comunista ungherese la
noterà e la inviterà a diventare una spia del regime. Lei non può
fare altrimenti e così inizierà a riferire ai servizi segreti gli
spostamenti dei vari ambasciatori americani in visita a Budapest.
Ben presto, ad ogni modo, lascierà quella vita da Mata Hari e,
incoraggiata dalla madre, contatterà l'agenzia pubblicitaria M.T.I,
la quale stava selezionando ragazze per una campagna pubblicitaria ed
inizierà così la carriera di fotomodella. Nel 1970 Ilona
incontrerà Salvatore Mercuri, un calabrese non particolarmente
avvenente ma che a lei piacque subito e così lo sposò andando a
vivere con lui a Milano. Il matrimonio si rivelò ben presto un
vero disastro e Salvatore non certo il principe azzurro che Ilona
aveva sognato, ma un uomo che la costringeva a cucinare tutto il
giorno, senza concederle un minimo di libertà. Fu così che lasciò
Salvatore e se ne andò a lavorare a Roma, per un nuovo servizio
fotografico e qui iniziò – finalmente - una nuova vita. Fu
infatti alla fine degli Anni '70 che la carriera e la vita di Ilona
Staller ebbero ad ogni modo una svolta luminosa e ciò grazie
all'incontro con l'ancora sconosciuto Riccardo Schicchi, un curioso e
stravagante fotografo, dai modi a tratti infantili, il quale, dopo
averla tempestata di telefonate, si presentò di fronte a casa sua,
sulla Cassia. E si presentò ad Ilona in una buffissima posizione
yoga, con le gambe per aria (come ebbe modo di raccontarmi
recentemente, in un'intervista) ! Da allora, ad ogni modo, nacque
un vero e proprio sodalizio fra Ilona e Riccardo. Un sodalizio fatto
di amore per la natura, i tramonti, gli animali, l'erotismo e la
voglia di rompere ogni tabù legato al pudore ed alla
sessualità. Riccardo Schicchi era letteralmente stregato da Ilona
Staller e le coniò il simpatico nomignolo "Cicciolina",
per il suo modo di fare naif, anche se Ilona - come mi confidò nella
nostra recente intervista - non si innamorò mai di lui. Fu così
che, con Riccardo Schicchi, fondò "Radio Luna", la prima
radio libera che parlava di sesso e sessualità ad un vasto pubblico e fu proprio in quell'occasione che inventò il nome d'arte "Cicciolina". Nel 1979, con Schicchi, fondò poi la "Lista del Sole", il
primo partito ambientalista d'Italia che per simbolo aveva il Sole
che sorride (oggi divenuto di proprietà dei Verdi) e, nel 1983,
l'agenzia di casting "Diva Futura", alla quale iniziarono a
lavorare future artiste dell'eros quali Ursula Davis, Milly
D'Abbraccio, Moana Pozzi, Ramba, Baby Pozzi ed altre.
Sempre
assieme a Schicchi, Ilona, animata dal sogno di cambiare il comune
senso del pudore, le leggi contro la censura, migliorare l'ambiente e
combattere ogni forma di violenza, intraprenderà la carriera politca
candidandosi nelle liste del Partito Radicale. Schicchi non sarà
eletto, ma lei, nonostante sia quasi ultima nella lista dei
candidati, sarà eletta al Parlamento italiano, nel 1987, con 20.000
voti di preferenza, presentando peraltro numerose proposte di legge
per la tutela dell'ambiente, degli animali, fu forse la prima a presentare proposte di legge contro la violenza sulle donne, per i diritti delle
prostitute e dei detenuti. Inoltre fu la prima a bruciare, in
segno di protesta sia contro al Guerra Fredda che contro il
terrorismo, le bandiere di USA ed URSS recanti entrambe la stella
rossa delle Brigate Rosse. Ciò, ad ogni modo, le costò
un'incriminazione per attentato alla bandiera di due Stati esteri,
nonché l'impossibilità - per parecchi anni - di recarsi negli Stati
Uniti d'America in quanto “ospite indesiderata”. Oltre a ciò, Ilona Staller, partecipò - in qualità di Parlamentare italiana - ad una serata di beneficienza per la ricerca scientifica relativa alla lotta all'AIDS, a Tokyo, consegnando l'equivalente di un milione di euro al Ministro della Sanità giapponese. Parte del ricavato, peraltro, fu devoluto al campo profughi vietnamita-laotiano. A cavallo fra
la fine degli anni '80 ed i primi anni '90, Ilona Staller continuerà
a "dare scandalo" con i suoi spettacoli erotici i quali le
costeranno - come mi ha raccontato nell'intervista - oltre cinquanta
denunce penali, ma contribuendo a far cadere così l'ipocrita reato
di "offesa al comune senso del pudore". E' triste, ad
ogni modo, apprendere che pochi deputati Radicale solidarizzavano con
lei. Molti la trovavano solamente "scandalosa" e nulla di
più. Con Ilona, non molto tempo fa, chiacchierando come talvolta ci
capita di fare, abbiamo ricordato le sole figure radicali che l'hanno
sostenuta e difesa veramente. Tre donne coraggiose e combattive, che
oggi purtroppo non ci sono più: Adele Faccio, Adelaide Aglietta e
Roberta Tatafiore. Peccato che, anche fra i Radicali, albergasse
un certo bigottismo che poco si confaceva alle loro battaglie...
Nel
1992, a fine legislatura, tenterà ad ogni di rilanciare la sua
immagine politica, proponendo il Partito dell'Amore, poi lasciato in
eredità a Moana Pozzi. In quel periodo, infatti, Ilona partorirà
Ludwig, il figlio che aveva concepito dall'artista statunitense Jeff
Koons, suo marito dal 1991. Un altro uomo sbagliato della sua vita. Un uomo che Ilona,
nel suo libro edito da Mondadori "Per amore e per forza",
descrive come iracondo, geloso, violento, il quale portò persino via Ludwig a Ilona contro il parere dei giudici italiani, accusando Ilona - nei
processi per l'affidamento del piccolo – di essere una cattiva
madre e persino una pedofila ! Per fortuna, nonostante il calvario
passato da Ilona Staller in quegli anni, tutto andò a finire per il
meglio ed oggi Ludwig Koons - che ha vent'anni - vive con la madre, la quale ne è affettuosamente orgogliosa, come è giusto che sia. Ilona
Staller, Cicciolina, è ed è stata per molti di noi un'icona
fricchettona, hippie, capace di lottare in modo tenace contro una
vita spesso avversa. Posso dire per certo che di rado ho
conosciuto una persona, come lei, incapace di odiare anche il suo più
acerrimo nemico. Una persona che, pur avendo affrontato molte
avversità ed una vita davvero piena in tutti i sensi, è ancora oggi
capace di credere in un mondo migliore. Un mondo nel quale, come ama
dire lei: "combattere tutti insieme per un mondo pieno di
gente sorridente e felice. Un mondo che lasci intravedere un futuro
con tutti i colori dell'arcobaleno". Ora, io non so se un
giorno questo sogno si realizzerà mai. Ciò che so è che Ilona
Staller Cicciolina ha trovato, già da tempo, un posto nel mio cuore
fra le persone più care che conosco. E che la aiuterò a lottare per
i suoi sogni, che sono da sempre anche i miei. Sogni che fanno parte
della nostra storia di utopici utopisti, liberali e ambientalisti
fricchettoni, eroticamente qualificati, amorevolmente senza tabù ed
alla ricerca di una libertà possibile. Credibile, necessaria.
 Luca
Bagatin
 Ringrazio Ilona per avermi fornito gran parte del materiale fotografico - parte del quale inedito - che, per motivi di spazio, non ho potuto qui pubblicare per intero a corredo di questo articolo. Non mancherà certo occasione per pubblicare ancora articoli e foto relative alla sua storia, passata e recente.
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