Confesso, che poi non è nemmeno una
confessione per chi mi conosce bene, di essere sempre stato un
eretico.
Eretico in politica, nella vita privata
ed in ambito culturale.
Ho fatto parte, sin da quando avevo
sedici anni, di molti partiti politici ad esempio. Ne sono stato
iscritto e talvolta ho ricoperto anche diverse cariche pubbliche, per
così dire. Purtuttavia ho sempre e solo pensato con la mia testa e
sono sempre rifuggito dalle ideologie e dai feticismi-fanatismi di
partito.
Per me concetti quali “centralismo
democratico”, oppure “disciplina di partito” sono sempre stati
estranei ed astrusi.
Ho sempre avuto di fronte e per scelta
personale, invece, poche ma chiare idee: libertà individuale
spasmodica, laicità, onestà intellettuale e morale, arte e
bellezza.
Allorquando queste prospettive
collimavano con il tal partito, solo allora mi inscrivevo e iniziavo
a lavorare...per portare avanti questi e solo ed unicamente questi
princìpi.
Entrai così nei Verdi (salvo un
rapidissimo passaggio nei giovani comunisti di Rifondazione, ma solo
perché a sedici anni avevo letto quasi tutto Marx e ne rimasi
affascinato...pur per un brevissimo lasso di tempo), successivamente
bazzicai fra i Radicali, poi mi iscrissi ai partiti della galassia
liberalsocialista ed infine approdai al Partito Repubblicano Italiano
e, più recentemente, prima dando una mano al movimento di Oscar
Giannino e poi riproponendo Ilona Staller in politica - ideandone la candidatura - mi candidai
con lei nel Partito Liberale Italiano alle Amministrative romane, sperendo così di
“erotizzare” gli “sclerotizzati” laico-liberali (che, fu subito evidente, preferirono rimanere "sclerotizzati").
Frequentai così, e per bene, le varie
anime della sinistra, almeno quella autentica, libertaria e laica.
Pur discostandomi sempre dalla ideologia e dalle visioni ideologiche,
feticistiche e voyeuristiche del partitismo.
Invero, alla fine della fiera, nell'ambito di tali partiti non riuscii a soddisfare appieno i miei princìpi e
così, in quasi vent'anni di militanza, me ne discostai totalmente,
preferendo non avere più tessere di partito.
Del resto nell'ambito dei medesimi
partiti feci sempre di testa mia: prima teorizzando (anticipando i
tempi su quella che sarebbe diventata la Rosa nel Pugno)
un'unificazione fra Verdi-Radicali e Socialisti e, successivamente,
puntando ad un polo laico che si battesse per le libertà civili,
sessuali, sociali ed economiche, contro il Potere Pd-PdL (anticipando
per molti versi le denunce del Movimento Cinque Stelle). Ciò non
avvenne né, credo ormai, in ambito politico-partitico, potrà mai
avvenire.
I partiti ragionano secondo regole
fisse, alchimie stantìe e di Potere, senza alcuna onestà morale ed
intellettuale, mentre il sottoscritto crede nell'eresia,
nell'erotismo e dunque anche nell'erezione, che è aspetto condannato
e combattuto dalla “cultura” dominante del
Potere-Prepotente-Impotente (PPI).
I Radicali, almeno per ciò che attiene
al periodo dei mitici Anni '60 e '70 (e per certi versi '80), furono gli unici a comprendere
la necessità di un linguaggio diverso. Un approccio nuovo alla
politica-partitica-sclerotica. Introdussero l'arte, l'erotismo, la
goliardia nelle loro battaglie di libera-Azione, ovvero di
liberazione. Il Partito Radicale fu, per decenni, il partito delle
donne, degli ecologisti, degli omosessuali, dei transessuali, delle
prostitute, dei libertari, liberisti, libertini, anarcosocialisti,
degli spiritualisti e delle pornostar.
Fu il partito del sincretismo fra Sacro
e Profano. Dell'intelligenza controculturale che, negli USA,
affondava le sue radici nella cultura beatnik, mai approdata davvero
(nonostante i contributi di Nanda Pivano) nelle coste della buonista,
bigotta, conformista, clericofascista e cattocomunista Italia.
Purtroppo anche i Radicali, con gli
anni, si sono mutati e globalizzati. Ovvero inglobalizzati in un
sistema conformista-consumista e di Potere al punto che – e non è
un caso – oggi Emma Bonino siede al governo della Famiglia
Letta-Berlusconi.
Quanto ai verdi, socialisti, liberali e
repubblicani, si sono divisi equamente le poltrone elargite loro dal
Potere dei Prodi, dei D'Alema e dei Berlusconi, dimenticando totalmente le loro
antiche battaglie e oggi rimanendo addirittura con il cerino in mano,
visto che non esistono più né verdi, né socialisti, né liberali,
né tantomeno repubblicani-mazziniani.
E' anche per questo che ho smesso di
andare a votare e farmi prendere per il deretano. La libertà,
l'eresia non hanno prezzo.
Mai rinunciare al pensare con la
propria testa, attraverso un constante studio ed approfondimento
della realtà.
Mai rinunciare a ciò per il Potere,
ovvero per quella che chiamano “politica” che, nei fatti, ne è
la sua più becera espressione e che da secoli danneggia
l'intelligenza umana.

Luca Bagatin