25 luglio 2012
Perché l'Associazione Mazziniana Italiana si è scordata di Mazzini e di Pacciardi ?

Randolfo Pacciardi
E' da qualche anno che, francamente,
non comprendo la linea dell'Associazione Mazziniana Italiana (AMI),
alla quale fui convintamente iscritto dal 2004 al
2009. L'Associazione Mazziniana dovrebbe essere depositaria della
cultura e del pensiero di Giuseppe Mazzini, senza immischiarsi troppo
nelle tristi vicende politiche nostrane. Da qualche anno, come ho
avuto già modo di scrivere in altri articoli, l'AMI, si è
appiattita sulle posizioni del PD (tanto da fiancheggiare la
candidatura a Sindaco di Forlì dell'ex Predisente dell'AMI Roberto
Balzani) e, nell'ultimo articolo che mi è capitato di leggere su
"L'Azione Mazzinana", organo dell'AMI, a firma di Giovanni
Bruni leggo addirittura un'affermazione lontana da Mazzini sin dal
titolo: "Con la proposta di presidenzialismo...finalmente
s'afferma da noi formalmente il Fascismo !". Ora, posto che,
in quei Paesi ove il Presidenzialismo è prassi consolidata il
Fascismo non ha mai messo piede (e nemmeno il Comunismo ed il
Nazismo): pensiamo agli USA ed alla Gran Bretagna, mentre le
dittature hanno attecchito nei regimi parlamentari proporzionalistici
e partitocratici; vi è da dire che il Presidenzialismo fu
caldeggiato proprio da Giuseppe Mazzini, come ricordò l'eroe della
Resistenza antifascista Randolfo Pacciardi, che di Mazzini fu diretto
erede. Mazzini, con il Partito d'Azione del 1853 (organizzazione
politica di combattenti, non un mero partitino politico da gettare
nelle mischie elettorali per la spartizione del potere), si battè,
oltre che per la libertà di pensiero e di stampa, anche per il
suffragio universale e per la resposabilizzazione dei governi di
fronte al popolo. Ovvero per quel Presidenzialismo che tentò già di
realizzare con l'istituzione della Repubblica Romana del 1849. Ora,
forse, questo i "mazziniani" dell'AMI l'hanno
dimenticato. Come forse hanno dimenticato anche la battaglia per
un sistema Presidenzialista ed antipartitocratico di Pacciardi, già
leader del Partito Repubblicano Italiano. La vera dittatura, il
nuovo fascismo, come affermava lo stesso Pacciardi era ed è
rappresentato dalla partitocrazia, ovvero da quel sistema di potere
di partiti e partitini che tirano per la giacchetta i governi al fine
di non farli governare e per far passare quelle leggi che consentono
alla partitocrazia stessa ed ai politicanti (non gli statisti, che
sono cosa ben diversa !) di continuare a mangiarsi la torta alle
spalle dei poveri elettori, cittadini, contribuenti. Mi è davvero
spiaciuto leggere un articolo così poco mazziniano e così poco
repubblicano su "L'Azione Mazziniana", lo confesso. Anche
perché auspico che, al di là dei tatticismi politici dell'oggi (che
fanno approvare astrusi semi-presidenzialismi, quando invece
occorrerebbe l'elezione diretta del Presidente della Repubblica, con
piene funzioni di governo e slegato dai partiti), un rinnovato
spirito mazziniano e pacciardiano torni ad essere protagonista di una
nuova stagione politica. Senza feticismi o distinzioni fra
"destra" e "sinistra", termini buoni solo a
gettare fumo negli occhi dei cittadini.
 Luca Bagatin
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