29 novembre 2013
Intervista esclusiva di Luca Bagatin all'attrice e performer Damiana Verdemare Fiammenghi
Damiana Verdemare Fiammenghi,
ventinovenne romana di nascita, ma abruzzese d'origine. Bellissimi occhi verdi dal sapore
mediorientale e labbra dolcemente carnose, che le hanno anche
permesso di vincere un concorso come “Sosia ufficiale di Angelina
Jolie”. A parere di chi scrive, Damiana, ad
ogni modo, è assolutamente più dolce e femminile della Jolie e, se
è vero che una donna è veramente bellissima quando è senza trucco,
Damiana incarna perfettamente tale tipo di donna. Damiana è un'attrice dall'ampio
curriculum, oltre che un possibile futuro da cantante quale solista
di band/rock, che l'ha portata a partecipare, fra l'altro, al
“Festival della canzone romana”. Inizia a lavorare a diciannove anni, in
teatro, con “La moglie ingenua e il marito malato” di Achille
Campanile, diretta da Claudio Capecelatro. Prosegue poi la sua
carriera fra spot, teatro, televisione e cinema, anche in ruoli da
co-protagonista nel film sull'antisemitismo “Tutto quel che abbiamo
vissuto”, per la regia di Ciro Formisano e Giangiacomo Scocchera e
da protagonista nel recente cortometraggio “Swan”, per la regia
di Daniele Misischia.
Oggi abbiamo la possibilità di
intervistarla, sia relativamente alla sua carriera
artistico-professionale, sia relativamente alla sua personalità.
Luca Bagatin: So che ti piace
farti chiamare “Verdemare”, piuttosto che Damiana, come mai ?
Damiana Verdemare Fiammenghi: Non
è esattamente così, amo entrambi i nomi. “Verdemare” era il
nome di battesimo della mia nonna materna, nonché mio secondo nome.
Ero molto legata a mia nonna, era una delle poche persone che credeva
fermamente e pienamente in me e mi sosteneva completamente nelle mie
scelte. L’ho amata e l’amo tuttora alla follia: usare il suo nome
per me equivale a renderle omaggio, a ringraziarla e, in un certo
senso, a farla rivivere in me e con me. Anche uno dei miei tatuaggi
“porta” il suo nome.
Luca Bagatin: Iniziasti a
recitare e a lavorare in teatro già a diciannove anni, ovvero appena
maggiorenne. Come nasce la tua passione per la recitazione ? Damiana Verdemare Fiammenghi: Fin
da piccola ho sempre amato guardare film e ho sempre provato una
grandissima ammirazione per quelle “persone” che vedevo sul
grande schermo o dentro quella “scatoletta” che abbiamo in casa
che chiamiamo televisione. Li ammiravo perché riuscivano a farmi
ridere, a farmi piangere, a emozionarmi: era tutto così vero !
Pensavo: “certo che questo deve essere davvero un mestiere
difficilissimo ! Come faranno ?”.Inoltre, ogni mattina passavo
davanti agli studi di Cinecittà per prendere la metro per andare a
scuola e ogni volta provavo ad immaginare tutto quello che c’era e
che succedeva lì dentro, set, attori, registi, scenografi, macchine
da presa... Lo immaginavo perché non ci ero mai entrata e mi
chiedevo se un giorno mi si sarebbero mai aperte le porte di quel
“Paese dei Balocchi”. Il penultimo anno del liceo venne
organizzato dalla mia scuola un laboratorio teatrale diretto da
Claudio Capecelatro, appunto. E fu proprio lì che cominciai a
trasformare in azione quello che fino a quel momento era
semplicemente rimasto racchiuso nei miei pensieri.
Luca Bagatin: Ho letto che da
bambina volevi fare la veterinaria, visto il tuo spasmodico amore per
gli animali. Come mai poi cambiasti idea? Damiana Verdemare Fiammenghi: Io
amo in una maniera quasi morbosa gli animali, ogni specie, ogni
razza, belli, brutti...tutti !!! Purtroppo però per fare un lavoro
delicato come quello non basta l’amore che provi nei loro
confronti, ma bisogna affrontare un duro e impegnativo percorso di
studi e diciamo che io sono stata “rapita” da altro (sorride)...
Luca
Bagatin: Oltre a recitare, avendo tu una
bellissima voce, ho scoperto che canti anche molto bene. Sei
un'autodidatta della canzone oppure hai studiato canto ? Pensi che il
canto potrà essere il tuo futuro? Damiana Verdemare Fiammenghi: Non
ho mai studiato canto. Mi ha trasmesso questa passione mio padre
Marcello, cantante di canzoni romane. Cantare mi fa sentire bene e mi
piace da matti ! Vorrei includere il canto nella mia carriera, mi
piacerebbe molto, infatti, fare musical, che raggruppa più
discipline artistiche. Come ogni cosa però va affrontata con
preparazione, quindi inizierò presto a prendere delle lezioni per
perfezionare questa dote che mi è stata regalata.
Luca
Bagatin: Attualmente - come già in passato
peraltro – se non erro, ti occupi anche di organizzare eventi e
workshop in qualità di ufficio stampa. In che cosa consiste questo
tuo lavoro ? Damiana Verdemare Fiammenghi:
Parallelamente al mio percorso artistico ho sempre portato
avanti altre esperienze lavorative, in modo particolare
l’organizzazione di eventi e la comunicazione. Ho aperto una
società che si occupa proprio di questo: organizzazione di eventi,
servizi e ufficio stampa. Ho, però, integrato il tutto con
l’organizzazione di workshop per attori. Grazie agli studi che
periodicamente faccio a Los Angeles, ho avuto l’opportunità di
entrare in contatto con bravissimi professionisti e ho pensato di
“importare” il loro talento artistico per dare la possibilità a
chi non può allontanarsi dall’Italia di poter entrare in contatto
con loro e di imparare da loro, senza dover per forza trasferirsi
all'estero. Ho anche coinvolto grandi professionisti del panorama
italiano sia in ambito recitativo, della regia, della scrittura, del
make up, del giornalismo. La cosa che più mi interessa e che più mi
preme è offrire dei prodotti di qualità; i nostri allievi devono
aver voglia di tornare da noi, perché si sono resi conto di essere
davvero cresciuti professionalmente. Restando sempre nell’ambito
della formazione collaboro con la nuova Scuola di Cinema “Accademia
Studios”, sita proprio all’interno degli Studios (ex De Paolis),
la quale dà l’opportunità agli aspiranti attori, registi e/o
sceneggiatori di imparare il cinema dove si fa cinema, che mi sembra
un’opportunità unica e straordinaria!
Luca
Bagatin: Pensi che oggi sia difficile, per una donna,
sfondare nel mondo dell'arte ? Ritieni, inoltre, che ci siano molte
rivalità fra donne, in generale ? Damiana Verdemare Fiammenghi:
Penso che
oggi le donne facciano fatica ad emergere non solo nel nostro ambito,
ma un po’ in tutti gli ambiti. Ad occupare posti di potere sono
ancora prevalentemente gli uomini, un po’ per maschilismo e un po’
per colpa di un pregiudizio nei confronti delle donne, che spero
venga scardinato presto. Rivalità ? Sicuramente sono presenti, anche
se fortunatamente è una cosa che non mi appartiene. Sono una grande
sostenitrice della solidarietà e della collaborazione fra donne,
credo davvero che unite potremmo creare un mondo migliore: John
Lennon una volta disse:“Un sogno che fai da solo è solo un sogno,
ma un sogno che fai insieme diventa realtà.” Se dovessi
raccogliere il mio pensiero in tre parole griderei:“VIVA LA
SORELLANZA !”
Luca Bagatin: Per finire ti
chiedo: come si definirebbe Damiana Fiammenghi ? Che tipo di donna,
oltre che di artista, intendo. Damiana Verdemare Fiammenghi:
Questa è una domanda difficile. Dunque, sono una donna
tenace, determinata, alla quale piacciono le sfide e la pressione mi
aiuta a dare il meglio di me. Credo nel pensiero positivo e nella
buona energia e questa è una cosa che cerco nelle persone che mi
circondano. Sono convinta che quando dai ricevi il doppio, sempre.
Sono grata, tutti i giorni: anche nella peggiore delle giornate la
mia giornata sarà comunque più bella e fortunata di quella di tante
persone al mondo. La mia famiglia è al primo gradino della piramide,
un punto di riferimento fondamentale. Sono perfezionista ed esigente,
a volte troppo. Credo nel sorriso, la miglior cura che esista; credo
nell’amore, che muove il mondo; credo nei sogni e nella assoluta
possibilità di realizzarli perché “La distanza tra i nostri sogni
e la realtà si chiama azione” e tutti abbiamo l’opportunità di
agire.
 Luca Bagatin
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