29 marzo 2014
Amarcord Bagatin: dai Verdi, passando per i radicali, il liberalsocialismo, il repubblicanesimo ed il rilancio politico di Cicciolina
Ho iniziato a fare politica molto presto, ovvero a 17 anni. Pià che fare politica direi che ho sempre cercato - attraverso la politica ed il linguaggio della comunicazione - di fare cultura, arte, trasgressione. Sono stato attivista di numerosi partiti, ma le mie idee sono sempre rimaste le medesime. Non ho mai creduto nel "feticismo di partito", quanto piuttosto in ciò che, attraverso questi "contenitori" chiamati partiti, potevo esprimere. E' per questo che ho attraversato la stagione verde-radicale-liberalsocialista-liberalrepubblicana, rimanendo me stesso, ovvero un attivista alternativo e per l'alternativa ambientalista, libertaria, eretica, erotica, massonica, onesta al limite dell'ingenua genuinità. In casa ho un archivio sterminato di articoli, comunicati stampa, materiale vario che illustra la mia stagione politico-culturale dal 1996 sino ad oggi. Purtuttavia, qui di seguito, mi limito a pubblicarne solo alcuni. Ripromettendomi, forse, quando avrò voglia di rovistare meglio fra scatoloni, dox, box, cartacce, libri e soprattutto quando avrò uno scanner in luogo di una semplice fotocamera, di pubblicare anche il resto.
L. B.
FONTE IL GAZZETTINO 16 giugno 1999
 FONTE IL GAZZETTINO 16 giugno 1999
 FONTE MESSAGGERO VENETO 21 agosto 1999
 FONTE MESSAGGERO VENETO 6 ottobre 2005
 FONTE MESSAGGERO VENETO 1 gennaio 2006
 FONTE MESSAGGERO VENETO 29 gennaio 2006
 FONTE MESSAGGERO VENETO 1 marzo 2006
 FONTE MESSAGGERO VENETO 7 aprile 2013
 FONTE MESSAGGERO VENETO 11 aprile 2013
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10 luglio 2013
"Amore e Libertà" appoggia i dodici referendum Radicali
Dodici referendum.
Saranno tanti, saranno pochi.
Serviranno oppure no, chissà.
Sempre meglio di niente e, soprattutto,
sempre meglio che dare il voto a partiti inconcludenti.
I Radicali, quando si sono mobilitati
con le loro iniziative di piazza, hanno sempre saputo catalizzare e
focalizzare l'attenzione politica su questioni vitali per il
cittadino e la comunità.
La fanno ancora una volta con dodici
quesiti molto utili ed interessanti e che qui riportiamo, come tratto
dal sito www.radicali.it:
Abolizione Finanziamento
pubblico partiti Per abolire il finanziamento
pubblico dei partiti e la truffa dei rimborsi elettorali.
8xmille Per
lasciare allo Stato le quote di chi non esprime una scelta.
Custodia cautelare Per
limitare il carcere preventivo, cioé prima della sentenza di
condanna, ai soli reati gravi.
Divorzio breve Per
eliminare l’inutile obbligo di tre anni di separazione prima di
poter chiedere il divorzio.
Droghe: niente carcere per
fatti di lieve entità Per eliminare quelle norme
che riempiono inutilmente le carceri e paralizzano la giustizia.
Ergastolo Per
abolire il carcere a vita ed ottenere una pena detentiva che abbia
la finalità di rieducare il condannato.
Lavoro e immigrazione*
Per abrogare quelle norme discriminatorie che
ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare degli stranieri.
Magistrati fuori ruolo
Per far rientrare nei Tribunali le centinaia di
magistrati attualmente dislocati ai vertici della pubblica
amministrazione per smaltire l’enorme debito giudiziario.
Responsabilità civile dei
magistrati* Perché i cittadini possano ottenere
dal magistrato, e in tempi rapidi, il giusto risarcimento dei danni
a seguito di irregolarità e ingiustizie da loro subite.
Separazione delle carriere dei magistrati Per
ottenere la garanzia di essere giudicati da un giudice terzo
obiettivo ed imparziale che abbia una carriera diversa da quella del
Pubblico ministero che accusa.
(* due quesiti)
Tematiche vitali, dicevo,
alle quali vanno aggiunte anche la battaglia per l'eutanasia legale
ed il suicidio assistito.
Tematiche che sto portando
avanti cultural-politicamente “fuori dal Palazzo” anche con
“Amore e Libertà” (www.amoreeliberta.blogspot.it), il movimento-non movimento
politico-antipartitico che ho ideato alla fine del mese di maggio.
E' per questo che “Amore e
Libertà”, con amore
e libertà,
ha deciso di appoggiare la raccolta di firme dei Radicali per queste
dodici battaglie di civiltà che sono in grado – da sole – di
spazzare via gran parte dell'insulsaggine e del malaffare della
classe politica odierna.
Togliamo i danari ai partiti.
Responsabilizziamo i magistrati e garantiamo ai cittadini una
giustizia davvero giusta. Garantiamo dignità e lavoro ai nostri
immigrati. Facciamo sì che i detenuti siano trattati con rigore sì,
ma anche con dignità. Permettiamo a chi lo desidera di divorziare
nel più breve tempo possibile, evitando sciocche ipocrisie di coppia
avallate dallo Stato.
Servono 500 mila firme entro
settembre.
Forza e coraggio, cari
lettori. Firmate presso i vostri Comuni di residenza o presso i
tavoli di raccolta firme. Non diamola vinta a chi ci vuole ancora
immersi nell'oscurantismo e nella barbarie di legislazioni ipocrite e che avvantaggiano solo talune oligarchie di Potere.
Luca Bagatin (nella foto con Mina Welby)
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18 ottobre 2012
Intervista di Luca Bagatin all'attrice Lavinia Guglielman per il settimanale di Roma "Le Città" del 17 ottobre 2012
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2 ottobre 2012
Il "caso Tortora": a che punto siamo arrivati ?
Oggi, finalmente, dopo storie di preti, poliziotti, uomini di legge e
d'ordine nel Paese ove vige da sempre il disordine ed il malaffare
legalizzato, ecco che si dedica una fiction ad un grande giornalista,
presentatore, politico: Enzo Tortora. Cazzo. Non ci speravo più. Ed anche se il protagonista, Riky Tognazzi, recita malissimo la parte del presentatore genovese, ben venga comunque. Io, quando Tortora fu arrestato, piansi amaramente. Quanti lo piansero, allora ? Quanti
in Rai lo aiutarono ? Quanti, nelle redazioni dei giornali infami di
ieri, così come di oggi, lo avrebbero voluto - prima ancora che creduto -
innocente ? Quanti, dopo il "caso Tortora", hanno avuto ancora
fiducia nella giustizia italiana, amministrata da Caste di potere, senza
alcuna responsabilità civile, prima ancora che penale ? Ciò che mi
fa riflettere, che mi lascia sgomento, è un quesito al quale non riesco a
trovare
risposta. I magistrati che accusarono Enzo Tortora di spaccio di droga,
di appartenere alla Camorra, i quali oggi hanno fatto carriera e non
hanno pensato minimamente di cospargersi il capo di cenere, oggi,
riescono a dormire tranquillamente la notte ? Riescono a guardarsi allo specchio senza vomitare ? Ed
i giornalisti che si accanirono sul povero Tortora, torturato nelle
carceri italiane ? Riescono a guardare negli occhi i loro figli senza
vergognarsi di ciò che, trent'anni fa, hanno scritto sui loro fogliacci
di regime ? Enzo Tortora non era un personaggio simpatico. Era un
giornalista ed un intellettuale che non frequentava i salotti buoni e
non guardava alle convenienze, alla carriera. Diceva sempre ciò che
pensava e lo diceva sempre assumendosene la responsabilità. Quella
responsabilità che lo fece rimanere in carcere sino all'ultimo,
lottando, senza chiedere privilegi. Lottando, una volta uscito, assieme
ai Radicali, i quali furono gli unici a garantirgli pieno sostegno. Cosa
che non fecero
nemmeno i Liberali, ai quali pur Tortora era legato. Una vicenda
triste, quella di Tortora, come sono tristi le vicende dei carcerati di
oggi e per le cui condizioni lo Stato italiano continua a ricevere
condanne in sede europea. Una triste vicenda di malagiustizia, di una
magistratura che non funziona, che ha condannato alla gogna ed al
carcere preventivo troppi innocenti in questi ultimi quarant'anni. E pensare, si dice, che siamo in una democrazia. O, almeno, così la chiamano.
 Baglu - Libero Marinaio dell'Inferno Virtuale
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1 ottobre 2012
La mia vita è un Caos Calmo: "Black" racconto by Baglu
Non so come vorrei iniziare. So bene come potrei finire. Inizierei con il dire che non mi piace la
pubblicità, mi fa innervosire, la trovo inutile e, personalmente, mi
inibisce nell'acquisto dei prodotti pubblicizzati. E' come quando uno
tenta di venderti a tutti i costi qualcosa. Alla fine rinunci, perché
ti mette addosso un senso di antipatia, di costrinzione. La verità
è che sono molto giù di corda da parecchio tempo. Mangio poco, se dormo
ho gli incubi. Penso a Lei, nonostante sia passato un anno e mezzo.
Nonostante Lei mi abbia ferito molto. Faccio parecchie flessioni ed ho
sviluppato ottimi pettorali. Mi sto facendo
crescere i capelli e la barba, anche se questa inizia un po' a darmi
fastidio. Un amico, che conosco da ventisette anni, mi ha detto che
non mi ha mai visto così apatico e disilluso come in quest'ultimo
periodo.
Una mia amica, invece, mi ha detto che so celare molto bene i miei
sentimenti, non li lascio trasparire. Sarà che, quando sono fra le
persone, riesco molto bene a lasciar trasparire solo una certa
freddezza. Non amo stare fra le persone, ma non per un senso di
snobismo, quanto piuttosto perché mi accorgo di fermarmi troppo spesso
ad osservarle e a non capirle. A non capirne alcuni aspetti che... Ieri
sono stato in libreria, una di quelle in cui hanno anche i remainders.
Ormai non c'è più nulla che mi attiri, nelle librerie. Ho un sacco di
libri da leggere, ma nessuno che mi attiri in particolare. Sto leggendo
la storia di una rivoluzionaria russa del secolo scorso e questa sì, un
po' mi attira. E poi sto riprendendo a leggere Friedrich Engels. Sarà
che non ne posso più di ascoltare che c'è chi legge roba commerciale
tipo... In questa libreria ho trovato un libro che trattava di... Di
un argomento di cui non mi va di parlare ed infatti ho girato le due
copie
del libro dall'altra parte, anzi no, diciamo pure che le ho occultate
sotto una pila di altri libri. Penso che la cosa che più vorrei al
mondo, in questa vita, sarebbe quella di diventare un buon marito e
magari anche un buon padre. A differenza di Fiordaliso, io, voglio la
luna. Ed allora la guardo. Guardo la luna, il braccialetto viola che
mi rimane di Lei ed il quadretto che mi ha fatto, con le sue mani, per Natale 2009. Non è vero che sono così apatico. Riesco ancora ad emozionarmi un po'.
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27 settembre 2012
Alessandro Sallusti rischia 14 mesi di carcere per diffamazione a mezzo stampa. Pericolosità sociale la sua, oppure, piuttosto, quella di talune leggi dello Stato e di taluni magistrati ?
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24 giugno 2012
Perché, alle prossime elezioni, è importante sostenere le liste "Radicali Bonino-Pannella" e "Democrazia Natura Amore" di Ilona Staller (dialogando con il Movimento Cinque Stelle)
Siamo giunti ad una fase di stallo. O la politica muore, oppure si rinnova: dalle ceneri dell'attuale sfacelo. Uno
sfacelo durato troppo tempo, almeno dal 1993, quando la democrazia subì
un duro colpo e - caso unico nell'Occidente democratico - i partiti di
governo furono falciati via. Quelli erano partiti di governo, però. Questi di oggi, invece ? Lasciamo stare. Macchine
mangiavoti e mangiadanari, autoreferenziali, prive di qualsiasi cultura
e prospettiva. Prive di qualsiasi remora morale ed amore per il
cittadino. Fra queste macerie, purtuttavia, assistiamo alla nascita
di un movimento organizzato della società civile, il Movimento Cinque
Stelle di Beppe Grillo. Un movimento di cui non condividiamo magari
molto, ma, ad ogni modo, rappresenta un segnale di contrapposizione
all'antipolitica eversiva dei Bersani, degli Alfano, dei Di Pietro, dei
Vendola, dei Maroni e dei Casini. Ma noi crediamo in altro. Da
liberali, laici e libertari. Crediamo in un ampio movimento di onestà
morale ed intellettuale dalle solide radici che, ancora una volta,
sembra sostanziarsi nell'esistenza dei Radicali di Marco Pannella ed
Emma Bonino. Un partito-movimento, quello Radicale, che viene da
lontano, a rappresentare sia la Destra Storica liberale che la Sinistra
più pura, tanto da collocarsi alla "sinistra" dello stesso Partito
Comunista Italiano, in un dialogo continuo con le forze dell'alternativa
extraparlamentare trotzkista, nonviolenta, liberalsocialista e
libertaria. E come non pensare che, oggi, sono proprio i Radicali a
meritare questa nostra fiducia. La fiducia che abbiamo riposto in loro,
negli anni del divorzio, dell'aborto, dell'obiezione di coscienza.
Quando i Radicali si facevano arrestare, per garantire i nostri diritti.
I Radicali, amici di Pasolini, Sciascia, Vittorini, Tortora.
Intellettuali e giornalisti onesti e non magnaccioni, come ce
ne sono e ce ne erano troppi, allora ed oggi. I Radicali che
cambiarono il costume italiano e lo resero civile, europeo, occidentale.
I Radicali che, per primi, candidarono nelle loro liste omosessuali e
transgender, quando a "sinistra", i comunisti, li chiamavano "froci"
(questo, Nichi Vendola, non lo ricorda. O finge di non ricordarselo). I
Radicali che, per primi, parlarono di libertà di lavoro e di impresa,
di Europa unita, ma prima sotto il profilo politico. Che per primi
parlarono di ambiente e diritti degli animali, fondando le primissime
liste verdi.
Che parlarono e parlano di diritti dei disabili e di ricerca scientifica per i malati.
Che parlarono e parlano di diritto all'eutanasia ed al suicidio
assistito, in un Paese, il nostro, ove i corpi sembrano essere di
proprietà dello Stato e del Vaticano (oppure le due cose coincidono
!?!). I Radicali. ancora oggi, ci sono e, negli ultimi sondaggi, raccolgono oltre il 3,5%. E,
poi, lasciatemi spezzare una lancia in favore di Ilona Staller, ex
pornostar, ex radicale, da sempre vicina alle battaglie per i diritti
civili ed umani e per le libertà sessuali. Se oggi scendesse in
campo, con il suo movimento Democrazia Natura Amore (DNA), come non sostenerla
? Personalmente, dopo quindici anni di politica attiva e tante
delusioni, sono anche disposto a candidarmi nelle sue liste e le ho già
personalmente assicurato il mio appoggio. L'alternativa
all'arroganza di Potere Pd-PdL-Sel-IdV-Udc-Lega Nord è, oggi, sostenere
Emma Bonino alla Presidenza della Repubblica, contro nuovi candidati
cartapecoriti ed autoreferenziali. L'alternativa all'arroganza di
Potere Pd-PdL-Sel-IdV-Udc-Lega Nord è, oggi, votare e sostenere le liste
Radicali e di Democrazia Natura Amore. Auspicando un dialogo anche con
il Movimento Cinque Stelle, all'insegna dell'onestà e della trasparenza
civica. L'alternativa all'arroganza di Potere Pd-PdL-Sel-IdV-Udc-Lega
Nord è, oggi, invitare i nostri cari partiti e partitini laici e
liberali (il mio PRI, oggi purtroppo autoreferenzialissimo, ma anche il
PLI, i socialisti sparsi, i socialdemocratici ed i finiani), ad
intraprendere un dialogo con i Radicali e con il movimento di Ilona
Staller, invitando Repubblicani, Liberali, Socialisti e Futuristi a
candidare loro rappresentanti nelle liste Radicali e del DNA. Non è il momento di Edere, Garofani o foglie di fico, bensì
di unità laica delle forze contro l'arroganza di Potere Pd-PdL-Sel-IdV-Udc-Lega Nord. La
vera Costituente Liberaldemocratica, peraltro, oggi, è rappresentata
dai soli Radicali che sono gli unici a raccogliere oltre il 3% dei
consensi. E sono sempre più in crescita nei sondaggi. Occorre un
nuovo Parlamento pulito, con una compagine governativa che comprenda
menti libere quali Oscar Giannino, Antonio Martino, Enrico Cisnetto,
Lanfranco Palazzolo, Ilona Staller, Paolo Montesi, Luigi Di Placido,
Matteo Renzi (ma che cavolo ci fa ancora nel Pd ???), Roberta Culiersi e
molti, moltissimi giovani della rete, del Movimento Cinque Stelle.
Utopia ? Forse.
Ma un'utopia concretamente alternativa alla nuova dittatura partitocratica. Che dura da troppo tempo e che dobbiamo, finalmente, abbattere.

Luca Bagatin
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25 agosto 2011
I cittadini-elettori sono il nuovo Terzo Stato
Si torna dalle ferie con una balla mazzata che ricorda il vecchio
Governo Prodi con Visco all'Economia e Bertinotti come spina nel fianco. Chi
l'avrebbe mai detto che, tempo dopo, Prodi si sarebbe trasformato in
Berlusconi, Visco in Tremonti e Bertinotti in Bossi e Calderoli ! Beh,
in effetti, chi scrive sono anni che sostiene che nei fatti esista un
unico grande partito: conservatore e illiberale, capace di unificare
l'estrema sinistra e l'estrema
destra in nome dello statalismo e del "più tasse per tutti". Fra le forze politiche di oggi, invero, sembra proprio non salvarsi nessuno. Il
PdL, tanto per cominciare, si è rimangiato tutte le promesse fatte
negli anni: nessuna riduzione a tre aliquote fiscali, nessuna abolizione
delle Province, nessuna riforma della giustizia in senso
liberale, nessuna sburocraticizzazione della macchina amministrativa. Anzi, è avvenuto l'esatto opposto. Ovvero quanto ha sempre portato
avanti il Pd e l'armata brancaleone della sinistra cattocomunista. Berlusconi uguale Prodi, Tremonti uguale Visco, infatti. Non
si salva sicuramente la Lega Nord, che è il principale partito
responsabile del "più tasse per tutti" in quanto non vuole alcuna
riforma delle pensioni, nè vuole abolire le Province e ridurre il numero
dei Comuni. Non si salva nemmeno Casini con la sua Udc che ha proposto
l'aumento dell'IVA, tassa che comprime i già compressi consumi e che
andrebbe ulteriormente a penalizzare i cittadini Come se non
bastasse è arrivata persino l'"accozzaglia delle forze sinistre" (da IdV
a SeL passando per Segni) con l'aggiunta, con nostro rammarico, del
PLI, che sta lanciando la raccolta di firme per un referendum che, pur
volendo abolire il "porcellum", vuole il ripristino del "mattarellum":
altro grande porcellum elettorale in quanto obbligherebbe alleanze con
chiunque pur di accaparrarsi i collegi uninominali e favorisce
unicamente le forze estremiste. Un ritorno dalle ferie che, in
sostanza, penalizzerà i cittadini-consumatori-elettori che - oggi
finalmente possiamo dirlo con certezza - formano un nuovo Terzo Stato
contrapposto alla classe dei Nobili (i politici) ed al Clero (la Chiesa
cattolica che è esente dal pagamento dell'Ici per le attività
commerciali). Un Terzo Stato che ci sentiamo da sempre di sostenere con misure, appunto, sostenibili e liberali. Basterebbe
far pagare le imposte anche alla Chiesa cattolica per le attività commerciali; abolire il sistema dell'8 per mille; abolire le Province quali enti politici; accorpare i Comuni con meno di
15.000 abitanti; abolire le municipalizzate (lasciando che i servizi
siano svolti dal privato); abolire il Senato; ridurre del 40 % gli
stipendi di Parlamentari e Consiglieri regionali; privatizzare la Rai; allungare l'età
pensionabile. Forse, a quel punto, le imposte potremmo persino arrivare a
ridurle, magari introducendo la flat tax al 20 % per tutti e non
facendo pagare un solo euro a chi ha un reddito inferiore ai 15.000 euro
annui.
Per quanto riguarda, poi, la riforma della legge elettorale, la
Costituzione stabilisce - a dispetto di quanto avvenuto dal '93 ad oggi -
un sistema di elezione proporzionale puro. Altre strade sarebbero
auspicabili, ma unicamente attraverso un'Assemblea Costituente, come nel
1946.
Personalmente auspicherei una riforma che prevedesse l'elezione diretta
del Presidente della Repubblica, con funzioni di governo, slegato dai
partiti ed a turno unico. Per quanto concerne l'elezione del Parlamento,
a Camera unica, ritengo potrebbe benissimo essere eletto su base
proporzionale pura, senza alcuno sbarramento, e mantenere unicamente
funzioni legislative.
Sarebbe un bel salto di qualità in direzione di un Paese che guarderebbe al
liberalismo anglosassone piuttosto che ad uno statalismo che, come
diceva Ernesto Rossi, "privatizza i profitti e socializza le perdite".

Luca Bagatin
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29 agosto 2008
APPUNTO SULLA PRIMAVERA DI PRAGA
Ecco perché ancora una volta l'On. Walter Veltroni dovrebbe rinfrescare la sua di memoria. Ecco perché l'On. Walter Veltroni dovrebbe abiurare al suo passato e dire la verità sui suoi "compagni", oggi "amici democratici". Democratica era anche la Repubblica "Democratica" Tedesca. Peccato che quel "democratico" significasse "sovietico" ovvero "fascista rosso". Così come "democratico" era il Fronte "Democratico" Popolare che vide uniti i comunisti di Togliatti e i socialisti filo-sovietici di Nenni nelle elezioni politiche italiane del 1948 (nelle quali furono fortunatamente sconfitti). Eh sì, bello essere "democratici" come il confusionista Barack Obama che ancora non ha deciso se andare a braccetto con i terroristi oppure no. E così l'On. Veltroni inneggi pure a Obama e anche a quel Kennedy che fece piazza pulita dei vietcong. Bell'esempio di "democrazia". Tanto per non dire che il Pci di Berlinguer era amico dell'Urss (dalla quale comunque pigliave i finanziamenti). All right, mi fermo qui. Cedo la parola all'amico Lanfranco Palazzolo collaboratore di Radio Radicale e della Voce Repubblicana che, con l'articolo che segue, ci apre nuovamente gli occhi sul Pci e sulla sua bella storia "democratica" di cui, ahilui, anche l'On. Veltroni fa parte.
 Luca Bagatin
20 agosto 1968: Quel silenzio dei compagni comunistidi Lanfranco Palazzolo
Diciamo la verità. Questo anniversario
dell'irruzione dei carri armati Sovietici a Praga è passato in sordina
su alcuni quotidiani. Adesso tutti diranno che la posizione del Pci fu
lungimirante perchè il Partito comunista italiano aveva criticato
quell'azione militare con la celeberrima formula del "grave dissenso".
Eppure i compagni del Pci furono i primi ad essere informati di quello
che stava accadendo a Praga. Perchè non lanciarono l'allarme su
quell'attacco e rimasero in silenzio? Ma vediamo dove si trovavano in
quel momento i dirigenti del Pci. Emanuele Macaluso era in vacanza in
Urss, il segretario del Pci Luigi Longo si trovava a Dobi, vicino
Mosca, Giancarlo Pajetta si trovava tra Odessa e Yalta. Il funzionario
di turno del Pci il 20 agosto del 1968 è Armando Cossutta che viene
chiamato, insieme a Maurizio Ferrara, dall'ambasciata sovietica che
deve dare una comunicazione urgente al Pci. A dare questa comunicazione
è l'ambasciatore Nikita Rijov. Sono le 19.30 di quel giorno.
L'ambasciatore sovietico riceve Armando Cossutta e gli altri funzionari
comunisti e, tra un pasticcino e l'altro, gli spiega che i carri armati
sovietici stanno per entrare a Praga. Cossutta gli chiede chi ha dato
quell'ordine. L'ambasciatore Rijov non specifica. L'atmosfera è
imbarazzante. I funzionari comunisti se ne stanno per andare quando ad
un certo punto l'ambasciatore gli corre dietro pregandogli di non dire
niente a nessuno. C'è stato un semplice errore di comunicazione. La
notizia è coperta da embargo. L'ambasciatore non aveva letto bene il
telex da Mosca. A quel punto Maurizio Ferrara ed Armando Cossutta sono
gli unici dirigenti occidentali a sapere quello che nessun altro
funzionario di un partito comunista occidentale conosce. Cossutta e
Ferrara corrono a l'Unità e si mettono in contatto con i funzionari di
partito e i corrispondenti de l'Unità che si trovano a Mosca: "Qualcosa
di nuovo?". La risposta è: "No, non è accaduto nulla". Ma alle 02.00 di
notte del 21 agosto arriva il primo flash di agenzia: "Truppe corazzate
del Patto di Varsavia convergono su Praga". I compagni del Pci hanno
rispettato la consegna del silenzio. Spetta alla dirigenza del partito
scrivere il comunicato sul "grave dissenso" del Pci. Lo stesso "grave
dissenso" del Partito comunista rumeno. Ma tale dissenso non servirà
certo a rompere con Mosca. Anzi, a ribadire che l'Italia - come disse
qualche giorno dopo Pietro Ingrao alla Camera - doveva uscire dalla
Nato......
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18 luglio 2008
Che fine ha fatto.....Giovanni Negri ?
Uno degli obiettivi che si è prefissato questo blog dall'inizio
dell'anno è quello di rinvenire notizie fresche su Roberta Carrano, ex
ragazza di Non è la Rai di cui si sono perse le tracce e, perché no,
riuscire a portarla su questi teleschermi internettici con un commento
o, meglio, con un intervento pubblico ed uno privato.
Sino ad ora non siamo riusciti nell'impresa, purtuttavia abbiamo
"scovato" un personaggio non meno degno di nota: Giovanni Negri.
Giovanni Negri, giornalista, scrittore, politico, imprenditore, classe
1957, giovanissimo Segretario del Partito Radicale negli anni '80,
protagonista di battaglie ambientaliste e garantiste come il "caso
Tortora".
Avevamo perso le sue tracce nel settembre del 2000 allorquanto, assieme
ad Arturo Diaconale, Peppino Calderisi, Marco Taradash, Luca
Barbareschi, Roberta Tatafiore ed altri aveva dato vita al Polo Laico,
un movimento politico laico, liberale e radicale all'interno del Polo
delle Libertà. Un movimento, peraltro, al quale avevamo anche noi
aderito, morto pressoché quasi subito (e proseguito nella Casa Laica, altro progetto nel quali ci imbarcammo, ma che si concluse con la mera pubblicazione del volume "Democrazia e Libertà - Riflessioni laiche").
E così, ecco il Nostro quando, ragazzino, appariva emaciato e deperito
nel corso di uno sciopero della fame radicale. Ai tempi in cui i
maligni assicuravano che egli fosse l'amante di Marco Pannella (beh,
anche di Capezzone lo si disse....ma poco ci importa, invero).
E rieccolo invece ora, finalmente più vitale ed in salute, con la bella
figlia Giulia a guidare l'azienda del barolo Serradenari (ed ora anche
fra i link ufficiali di codesto blog).
Mi ricorda un po' mio nonno, Giovanni Bagatin, classe 1893 e magnate
dell'omonima grappa e un po' Elena, ma sì, la Barolo, quando vinse il concorso
di Veline.
Ad ogni modo, tergiversazioni a parte, siamo lieti di rivedere una
nostra cara, vecchia icona di quando eravamo ragazzini. Una vecchia
icona nuovamente sorridente e in pista in una nuova, fruttuosa e
proficua attività.

Luca Bagatin
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