10 febbraio 2013
"Intervista esclusiva alla cantante, attrice ed artista dell'eros Ursula Davis in arte Hula Hop" di Luca Bagatin
Ursula Davis - conosciuta dal pubblico
con lo pseudonimo Hula Hop - cantante, attrice, fumettista, artista
dell'eros di origini finlandesi e nipote della celebre attrice
statunitense Bette Davis, è stata fra le principali star di "Diva
Futura", l'agenzia di casting fondata negli anni '80 dal
compianto Riccardo Schicchi e da Ilona Staller. Il suo stile
trasgressivo "Anni Sessanta" la fa amare subito dal
pubblico, così come le sue battaglie contro i falsi pudori,
combattute in un frammisto di fascino ed ironia. Ursula, oltre ai
suoi spettacoli teatrali, ha recitato in numerosi film erotici
pornosoft quali "Provocazione", "Desideri
inconfessabili", "Diva Futura", "Visioni
erotiche", "Obsession" e "Top model 2" ed ha
inoltre collaborato al mensile "Diva Futura", realizzando
fumetti erotici ed ironici assieme. Oggi abbiamo il piacere e l'onore
di intervistarla amichevolmente.
Ursula Davis, Baby Pozzi, Moana Pozzi, Riccardo Schicchi ed Ilona Staller Cicciolina Luca Bagatin: Per cominciare,
una domanda classica, ovvero come inizia la tua carriera artistica ?
Ursula Davis: Sin da
piccola ho manifestato uno spiccato senso artistico. Amavo
trascorrere ore ed ore a disegnare e dipingere. Ho frequentato, poi,
il Liceo Artistico e l'Accademia di moda e da li è stato tutto un
susseguirsi di cose... Ma io, più che "carriera" lo
definirei un percorso di vita dettato dalla mia natura, dalla mia
voglia di fare o non fare determinate cose.
Luca Bagatin: Come mai questo
soprannome, "Hula Hop" ?
Ursula Davis: "Hula"
altro non è che il diminutivo di uno dei miei tre nomi, ovvero
Ursula.
L'idea di anteporre l''"H" mi è venuta intorno gli otto
anni quando per firmare i miei dipinti preferivo una lettera
esteticamente più armonica della "U". "HULA HOP",
invece, è il personaggio dello show creato con Riccardo Schicchi.
Desideravo mantenere il mio nome e al contempo portare in giro per le
discoteche uno spettacolo che rispettasse la mia personalità. Un
personaggio fresco, giovane, divertente, frizzante e
sconvolgentemente provocatorio. Basi musicali anni '60, costumi
coloratissimi, scenografie giocose e tanti fluorescenti hula hop,
naturalmente.
Luca Bagatin: E' vero che sei la
nipote della celebre attrice degli Anni '60 Bette Davis ? In effetti,
peraltro, le somigli molto...
Ursula Davis: Dicono
che "dove c'è fumo c'è fuoco"...
Luca Bagatin: Da cantante e
ballerina al pornosoft e poi al fumetto erotico. Una carriera
poliedrica direi. Come è nata l'idea di diventare disegnatrice e
fumettista ? Tu definisci i tuoi fumetti ironici ed erotici. Ovvero ?
Ursula Davis: Come
premesso ho sempre amato disegnare, ma non mi definirei una
"fumettista". Fu solo una piccola parentesi. L'idea
dell'erotico/ironico è molto semplice da spiegare: lo scopo era
quello di portare l'immaginazione del lettore ad alti livelli,
esasperare la sua sessualità e poi farlo piombare in uno stato
comico/ironico. Dietro ad ogni storia c'era una trama sottile con un
finale "ironico" o delle immagini divertenti. Un'idea
valida per abbracciare un pubblico più ampio.
Luca Bagatin: A tuo parere,
oggi, con l'avvento di internet, il fumetto erotico cartaceo, può
avere ancora il suo fascino ?
Ursula Davis: Sì,
certamente sì. Io lo trovo molto più intrigante ed eccitante perché
dà spazio all'immaginazione di ognuno.
Luca Bagatin: Hai lavorato per
moltissimi anni a fianco di Riccardo Schicchi, recentemente
scomparso. Qual è il tuo più bel ricordo di lui ?
Ursula Davis: Non
è che ho lavorato per moltissimi anni a fianco di Riccardo Schicchi,
ho lavorato per lui e con lui nel suo "periodo d'oro", nel
suo "momento magico". Dopo, a livello lavorativo, mi sono
allontanata, un po' per motivi personali e in parte perché trovavo
che il suo modo di lavorare più che artistico e pieno di ideali
stava diventando piuttosto commerciale, ma i contatti sono sempre
rimasti. Di Riccardo ho molti bei ricordi, doverne scegliere solo uno
mi rimane piuttosto difficile... Potrei risponderti così: Riccardo è
uno dei miei ricordi più belli.
Luca Bagatin: L'anno prossimo
ricorrerà il ventennale dalla morte di Moana Pozzi. Tu lavorasti
anche con lei, se non ricordo male. Com'era Moana ? Cosa sarebbe
potuta diventare ?
Ursula Davis: Si, ho
lavorato con Moana in diverse occasioni, film soft, l'hard non l'ho
mai fatto. L'esperienza più incisiva è stata certamente durante le
riprese del film di Piero Vivarelli "Provocazione". Abbiamo
avuto modo di parlare a lungo su vari argomenti. Io Moana, a dire il
vero, l'ho sempre trovata un po' particolare. C'era un lato di lei
oscuro che non sono mai riuscita a decifrare. Lei dentro era
inquieta, insofferente, ma in pubblico non lo dava certo a vedere.
Non credo che sarebbe diventata altre cose oltre quello che già era.
Penso che si sarebbe ritirata appena il fisico non le dava più
quella sicurezza su cui basava la sua forza.
Luca Bagatin: So che sei
un'amante della natura e degli animali. Oltre, peraltro, ad aver
contribuito a rompere molti tabù sessuali in un'epoca molto più
bigotta di quella attuale. Hai mai pensato di impegnarti,
politicamente, come fece la nostra comune amica Ilona Staller (ad
anche Moana Pozzi, negli ultimi anni di vita, peraltro), per questo
tipo di battaglie ambientaliste e di libertà ?
Ursula Davis: La
natura e gli animali sono al top delle mie preferenze, ma penso che
si possa agire senza necessariamente far politica. In Italia la
democrazia è un'utopia e fare una politica pulita, equa, sobria è
impossibile. Io credo che ci voglia una vera sterzata, una
rivoluzione vera propria non una semplice battaglia. La vita mi ha
insegnato a non aspettarmi nulla da nessuno per non andare incontro a
delusioni e mi domando spesso se l'unione fa la forza o chi fa da sé
fa per tre ? Io ero con Ilona il giorno della presentazione del suo
partito. Ero spesso da Riccardo quest'estate in ospedale...O con gli
anziani e i disabili, con donne arabe malmenate dai mariti e con i
ragazzi libici sparati e mutilati...eppure, dimmi, hai mai sentito
parlare di me ? Hai mai visto una mia foto ? Eppure esisto e agisco.
Autonomamente. L'importante è essere fedeli a sé stessi altrimenti
si diventa bandiere in balìa del vento.
 Luca Bagatin
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